(DIRE) Roma, 3 ott. - "I numeri forniti dalla ricerca della Fimp erano già conosciuti. La maggior parte dei pediatri non è vicina all'omeopatia, spesso perché non si sono avvicinati ad essa in maniera concreta". È il commento all'agenzia Dire di Claudio Colistra, pediatra e segretario dell'Ordine provinciale di Roma dei medici, chirurghi e degli odontoiatri (Omceo).
"Molti pediatri preferiscono l'omotossicologia e la fitoterapia- fa sapere Colistra- che sono delle propaggini dell'omeopatia e si possono accompagnare alla terapia allopatica, ovvero alla classica terapia farmacologica".
Ciò che conta è la conoscenza secondo il segretario: "Tutti i medici dovrebbero avere una conoscenza più approfondita, in particolare i pediatri, su queste tematiche. Ciò li porterebbe sicuramente a una scelta sempre personale, ma più chiara e presa con dei presupposti diversi. Sono a favore quindi di corsi di formazione in questo ambito, tanto che li abbiamo già realizzati a Roma in passato. Posso affermare, infatti, che quanti si sono avvicinati ai corsi hanno poi avuto una sensibilità diversa. Possono non adoperare l'omeopatia ma sanno di cosa si parla".
Il segretario Omceo punterebbe sulla fitoterapia e omotossicologia: "Possono fornirci dei piccoli strumenti che vanno a coadiuvare quelle che sono le terapie di base che noi utilizziamo. Per esempio- conclude Colistra- in questo periodo autunnale in cui ci si accinge ad andare all'asilo, alle materne e alle elementari, diamo prodotti per stimolare il sistema immunitario e ci sono dei prodotti omeopatici che possono coadiuvarci in questo senso".
(Rac/ Dire)