(DIRE) Roma, 30 mar. - Nel 2015 gli italiani hanno pagato 2.857,4 milioni di ticket sanitari tra compartecipazione alla spesa farmaceutica, specialistica e per l'accesso al pronto soccorso nei casi non gravi (codice verde). Il dato è contenuto nell'ultimo rapporto della Corte dei conti sulla finanza pubblica pubblicato nei giorni scorsi che mette in evidenza una leggera diminuzione (26,1 milioni in meno pari al -0,9%) dell'importo dei ticket rispetto al 2014, quando l'ammontare dei ticket sanitari era stato di 2.883,5 milioni.
La diminuzione si è registrata nonostante la spesa complessiva del Ssn nei due anni sia stata sostanzialmente la stessa. Anzi nel 2015 si è registrato un piccolo aumento (111,289 miliardi contro i 111,028 del 2014).
La diminuzione dei ticket si è registrata in particolare nella compartecipazione alle prestazioni non farmaceutiche che ha visto un decremento del 3,1% cui ha fatto riscontro invece un aumento di quella sull'acquisto dei farmaci dell'1,3%.
Complessivamente i ticket farmaceutici nel 2015 è stata di 1.454,3 milioni di euro tra quote fisse e differenza tra generico e branded, i ticket per le prestazioni specialistiche ambulatoriali hanno pesato per 1.403,1 milioni, quelli sul pronto soccorso per 43 milioni, più altri 14,4 milioni per le spese di compartecipazioni ad altre prestazioni sanitarie.
A livello procapite gli italiani (calcolando anche quelli che il ticket non lo pagano perché esenti) hanno pagato 47 euro a testa, di cui 23,9 per i farmaci e 23,1 per le altre prestazioni.
La quota procapite di ticket più alta si registra in Veneto con 61,6 euro a testa e in Valle d'Aosta con 59,5 euro. La più bassa in Sicilia con 32,4 euro e in Calabria con 36,7 euro.
A livello di macro aree la media pro capite più alta si registra in quelle del Nord con 51,4 euro per ogni cittadino residente, poi il Centro con 48,4 euro procapite e infine il Sud e le Isole con 40,3 euro a testa.
Le variazioni più significative nell'andamento dei ticket si sono registrate, in aumento, nella PA di Trento dove in un solo anni l'importo del ticket complessivo è incrementato del 28,4%. Mentre la diminuzione più vistosa si rileva in Piemonte con un decremento dell'8,8%.
A livello macro è il complesso delle Regioni sottoposte a Piano di rientro che ha fatto registrare la maggiore diminuzione della compartecipazione alla spesa dei cittadini con un decremento rispetto al 2014 del 2,6% che arriva al - 6.8% se si considerano solo i ticket extra farmaceutici (quelli sul farmaco sono invece rimasti sostanzialmente invariati in queste regioni segnando un + 0.1%).
(Wel/ Dire)