(DIRE) Roma, 17 mar. - "Nel Servizio sanitario nazionale ospedali a gestione pubblica in deficit cronico e ospedali a gestione privata sono in buona salute, con tariffe uguali e anzi spesso penalizzanti per il privato. In una fase di risorse limitate, dove si rischia di aumentare le liste d'attesa e di ridurre le prestazioni per i cittadini, il modo in cui si gestiscono le strutture sanitarie diventa una questione centrale per il Paese". Così Gabriele Pelissero, presidente Aiop (Associazione italiana Ospedalità Privata), commenta lo studio di Mediobanca Ricerche e Studi sui maggiori gruppi privati della sanità italiana.
"Bene ha fatto il governo- prosegue- a imporre con l'ultima legge finanziaria alle Regioni di rendere pubblici i dati di bilancio degli ospedali che gestiscono direttamente con i direttori generali nominati dai presidenti delle Regioni, e a predisporre i piani industriali di rientro del deficit cronico. Aiop ha calcolato risparmi possibili fra i 4 e gli 8 miliardi di euro, danaro indispensabile per aumentare le prestazioni sanitarie ai cittadini e avviare il rinnovamento tecnologico della nostra rete ospedaliera. Ma ci vuole più coraggio".
Conclude il presidente Aiop: "Negli ospedali in deficit che non vengono risanati nei tre anni previsti dal piano industriale la politica deve fare un passo indietro e affidare la gestione a operatori indipendenti, che apportino capacità manageriale e capitali senza continuare ad aumentare le tasse ai cittadini, a ridurre le prestazioni e a generare liste d'attesa".
(Wel/ Dire)