(DIRE) Roma, 17 mar. - "Il ddl sulla responsabilità medica, attualmente in discussione al Senato, presenta numerosi aspetti positivi ed è senza dubbio migliorativo delle leggi precedenti, ma contiene alcuni punti su cui occorre un'ampia riflessione". Così Michele Saccomanno, presidente del sindacato ortopedici e traumatologi Nuova Ascoti e della Fondazione Femor (Fondazione per l'educazione e il management in Ortopedia) durante l'audizione sul ddl Gelli che si è svolta in Senato. Saccomanno era in rappresentanza anche di Siot (Società italiana Ortopedici e Traumatologi), Otodi (Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri d'Italia) e Auot (Accademia Universitaria di Ortopedia e Traumatologia).
"In primis- ha proseguito Saccomanno- va assolutamente stabilita la definizione dell'atto medico, come più volte ripetuto dal presidente Giovanni Canzio. Noi, che lo abbiamo gia' proposto in altri provvedimenti, riteniamo che i tempi siano maturi per l'introduzione nell'attuale legge. Le assicurazioni restano un capitolo incompleto. Il medico deve poter avere la certezza di essere assicurato. La polizza non può essere disdetta alla prima nube dalla compagnia che deve garantire il professionista anche dopo il termine della carriera".
Secondo il presidente del sindacato ortopedici e traumatologi Nuova Ascoti è importante "ricercare un percorso sicuro attraverso le società scientifiche che vanno riconosciute per legge e prevedere la nomina di Ctu con estrema competenza, adeguata ad ogni specifico caso giudiziario. Risulta indispensabile, infine, istituire un fondo sicuro e garantito per i danni da alea terapeutica e occorre un'attenzione alle garanzie dei colleghi che prestano la loro opera nella sanità privata- ha concluso- perché non tutelati dal contratto collettivo".
(Wel/ Dire)