(DIRE) Roma, 17 mar. - "Su uno studio che ho condotto a Ostia e Ladispoli su campione di circa 600 ragazzi tra 15-19 anni è emerso che solo il 44% ha un apparato genitale sano, integro e privo di patologie. Questo cozza quindi con un'immagine che il giovane è sempre performante e il dato è aggravato dal fatto che i genitori portano i figli dal medico solo quando hanno la febbre e non per un controllo ordinario all'apparato genitale, che sarebbe invece molto utile fare proprio in quella fascia d'età". Così Giuseppe La Pera, urologo e andrologo, intervistato dall'agenzia Dire in occasione del seminario promosso dalla Fondazione San Camillo di Roma dal titolo 'Mia figlia la porto dal ginecologo. E lui? Il trattamento dell'infertilità maschile', che si è svolto oggi all'interno dell'azienda ospedaliera.
"Tra i dati più interessanti- ha proseguito- è emerso che il 30% dei ragazzi ha il varicocele, il 15% soffre di eiaculazione precoce e l'11% di disfunzione erettile. Tra le patologie alteranti la sessualità, invece, c'è l'incurvamento del pene con una percentuale del 9%".
Eiaculazione precoce, disfunzione erettile interessano dunque anche i più giovani. Ma come è possibile? "Questo accade- ha risposto l'esperto- perché ci sono molte patologie che si formano in quegli anni: alcune volte è sufficiente una semplice rassicurazione del medico, altre invece bisogna fare dei veri e propri trattamenti. Lasciare i ragazzi da soli a gestire queste problematiche, senza il sostegno e il tutoraggio di un adulto che gli vuole bene, può portare questi ragazzi a trovare altrove soluzioni illusorie e talvolta pericolose- ha concluso La Pera- che li possono far diventare persino violenti".
(Wel/ Dire)