(DIRE) Roma, 9 mar. - "Quello di oggi con il governo è stato un incontro positivo. Il principio importante da cui partire è il riconoscimento comune dell'impegno a difesa della sanità pubblica, assicurando la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale nelle sue caratteristiche anche attraverso un finanziamento che sia adeguato. Crediamo quindi sia importante che il governo abbia assunto l'impegno ad affrontare le questioni su tavoli di controllo specifici, questioni che possono sintetizzarsi in una riforma della formazione pre e post laurea; in un processo che garantisca la stabilizzazione del precariato in tempi certi, seppur graduali; in una definizione delle tipologie di contratto flessibili compatibili con l'attività sanitaria dentro la pubblica amministrazione, che metta fine all'abuso di contratti atipici; con una regolamentazione e contenimento dell'attività di esternalizzazione di interi pezzi dei servizi sanitari, oggi in voga in molte regioni di questo Paese". Così i sindacati medici parlando con i giornalisti all'Hotel Nazionale al termine dell'incontro con il governo avuto a Palazzo Chigi.
"C'è anche un impegno- hanno proseguito- a valorizzare il ruolo e il lavoro della professione medica, riconoscendone la leadership nei processi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, oltre che di dare avvio ad un tavolo di rinnovo contrattuale definendone il finanziamento e l'autonomia della dirigenza medica e sanitaria. C'è inoltre un impegno, da parte del ministero della Funzione pubblica e del Mef, a valutare l'ambito applicativo del comma 236 della Legge stabilità, che congelava le risorse accessorie dei fondi contrattuali al 2015".
I sindacati, dunque, ritengono l'esito dell'incontro "altamente positivo nel quadro delle compatibilità date e delle politiche governative- hanno aggiunto- così come l'impegno riconfermato dal sottosegretario De Vincenti di continuare a difendere la sanità pubblica e il sistema sanitario. C'è stato quindi il riconoscimento di ruolo e di valore della professione medica e un'apertura di un percorso che, in qualche modo, ci riconduca nei tavoli dove si decidono aspetti fondamentali di questa professione".
Hanno fatto sapere ancora i sindacati dei medici: "Ci pare che la gran parte dei punti che abbiamo presentato abbiano trovato spazio nella discussione. L'impegno programmato, ovviamente, andrà verificato nelle modalità applicative e nei tempi, ma per ora questo ha portato alla decisione di rinviare lo sciopero previsto per il 17 e 18 marzo di 60 giorni. Questo per andare a monitorare il punto di arrivo dei processi che oggi abbiamo innescato". Insomma, adesso c'è solo "da aspettare e verificare l'attivazione e l'andamento del confronto. Noi andiamo però forti delle nostre proposte e delle nostre idee e ora ci auguriamo di trovare un'analoga disponibilità- hanno concluso- la stessa che abbiamo potuto misurare questa mattina".
- IL 14 INCONTRO A MINISTERO SU ART. 22 PATTO SALUTE - "Lunedì 14 marzo alle 10.30 ci vedremo di nuovo al ministero della Salute per discutere dell'articolo 22 del Patto della Salute, in cui si parla, tra le altre cose, di accesso, formazione, carriera e di rapporto con le professioni.
All'incontro dovrebbe essere presente anche il Miur, perché non si può parlare di formazione in un sua assenza".
"C'è anche un altro impegno- hanno proseguito- che però non è calendarizzato, con il ministro Madia, le Regioni e il Mef per l'applicazione alla nostra categoria di quel comma della finanziaria che blocca i fondi accessori. Il ministro Madia si è impegnata ad una verifica dello sblocco dei fondi accessori- hanno concluso- che poi rimarranno nel contratto".
- ORA 'DARE SOLDI, VEDERE CAMMELLO' - "Fermo restando che 'dare soldi, vedere cammello', noi non abbiamo ritenuto di revocare lo sciopero ma solo di rinviarlo di 60 giorni. Ora individueremo una data. Questo perché naturalmente un incontro e un comunicato congiunto non rappresentano la soluzione dei problemi, mentre tutti i medici sono assolutamente determinati nel raggiungere il più alto obiettivo possibile, per cui ci teniamo la riserva di poter eventualmente fare lo sciopero a distanza, qualora non avessero completa applicazione gli impegni".
"Le manifestazioni invece continuano- hanno proseguito- perché comunque noi abbiamo iniziato questa mobilitazione con il principale obiettivo di coinvolgere il governo, ma anche di sensibilizzare i cittadini". Ma cosa vi ha spinto a rinviare lo sciopero? "La cosa più importante che ci ha fatto decidere di rinviare lo sciopero- hanno risposto i sindacati ai giornalisti- è stata prima di tutto la percezione che c'era da parte del governo un'attenzione sincera; secondo, il fatto non banale che la sanità sia stata inserita come argomento importante nell'agenda del governo; infine, perché hanno riconosciuto come problemi concreti e reali tutti quelli che abbiamo presentato, con la necessità di risolverli gradualmente tutti insieme per poter formulare un progetto nazionale. Insomma- hanno concluso i sindacati dei medici- crediamo che questi sia stato recepito". - ALLA LEOPOLDA MANIFESTAZIONE SU VERTENZA SALUTE - "Lo sciopero è stato rinviato, ma le manifestazioni riguardo alla vertenza salute continuano con assemblee, incontri e riunioni in tutta Italia. A tale riguardo, annunciamo che tra aprile e maggio ci sarà a Firenze una manifestazione nazionale presso la struttura della Leopolda, laddove sia disponibile".
- TAGLI LINEARI SENZA COINVOLGERE MEDICI? CHI LO CREDE E' UN ILLUSO - "Se qualcuno pensa di tornare a fare tagli lineari senza coinvolgere le competenze e le conoscenze dei medici, anche nel contenimento della spesa, coltiva delle illusioni".
- OGGI COMPATTI, SIAMO ORGOGLIOSI - "I sindacati si sono compattati e siamo molto orgogliosi di questo, perche' all'incontro eravamo in piu' di venti ma ha parlato solo uno a nome di tutti. Siamo convinti che questo atteggiamento ci abbia consentito gli avvenimenti che si sono svolti oggi".
(Wel/ Dire)