(DIRE) Roma, 9 mag. - In occasione del cinquantenario della fondazione dell'Aiop Lazio (Associazione italiana ospedalità privata), l'associazione ha presentato a Roma il Rapporto 2016 dal titolo 'La sanità in Italia e nel Lazio nella grande crisi finanziaria - Piano di rientro 2013-2015'. Al convegno ha preso parte anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"La ricerca- si legge in un comunicato dell'Aiop Lazio- è un aggiornamento di quella che venne presentata e discussa con Zingaretti nel 2013; una fotografia di carattere finanziario di quanto sta accadendo e un'analisi dei rapporti tra la Regione Lazio e la sanità privata. Qual è il punto di partenza? Seppur da due punti di vista diversi, il presidente Nicola Zingaretti e il presidente di Aiop Lazio, Jessica Veronica Faroni, 'ereditano' una gestione difficile: la Regione è da ben sette anni sotto piano di rientro e tutto ciò è contornato da un contesto di forte crisi finanziaria che ha interessato il Paese".
Per quanto concerne la sanità privata, intanto, si è assistito ad un'inversione di tendenza. "Dal 2008 ad oggi, infatti- fanno sapere- questa ha visto un taglio del 30% del budget e dei posti letto". Faroni evidenzia però che, a seguito di "un impegno congiunto tra il presidente Zingaretti e l'Aiop Lazio, iniziato dal 2014, e supportato oggi dal ministro Lorenzin, si è giunti all'approvazione, all'interno della legge di stabilità nazionale, della regolamentazione dei ricoveri verso i pazienti residenti fuori regione, aumentando così la qualità delle prestazioni, che naturalmente rilanciano la sanità laziale".
Prosegue il presidente di Aiop Lazio: "Si dovrà ancora lavorare, auspicando che la parità di bilancio si raggiunga alla fine del 2016- sottolinea Faroni- con un consolidamento e sviluppo della nostra categoria, sia su quello settore ospedaliero, sia sul territoriale, che risulta essere più carente. Sperando, comunque, di non dover essere più vittime di drastici tagli che disincentivano l'investimento e pongono il settore in seria difficoltà, pagandone le spese sia i lavoratori sia i cittadini". Rimane ancora aperto il discorso delle piccole case di cura, realtà necessaria per la nostra Regione.
"Questo è un tema che stiamo affrontando da tanti mesi- prosegfue ancora il presidente di Aiop Lazio- e che siamo certi possa essere compreso sia dal ministero sia dalla Regione, proprio perché queste strutture sono essenziali sui territori sui quali operano, sia per la qualità sia per l'assistenza. Pertanto perché chiuderle? Siamo certi che anche su questo tema riusciremo insieme a trovare una soluzione che riesca a conciliare diversi punti di vista".
Non ultimo il successo del miglioramento ottenuto rispetto ai tempi di pagamento delle prestazioni erogate per conto della Regione. "Siamo infatti giunti a 60 giorni dalla data di emissione della fattura- fa sapere l'Aio Lazio- cosa che consente alle strutture un cash flow di ben altro tipo rispetto a prima. Connessa a questo rimane solo il contenzioso pregresso, che non ha portato risultati soddisfacenti. L'obiettivo dell'Aiop è quello di giungere sempre più ad una razionalizzazione dei rapporti tra pubblico e privato, sempre nell'ottica del mantenimento dei ruoli e nel contempo per garantire un servizio di qualità al cittadino".
L'Aiop Lazio, infine, esprime soddisfazione per il recepimento "attraverso un provvedimento politico della giunta regionale- conclude- dell'accordo tra Aiop, Aris e sindacati sulle Rsa".
(Wel/ Dire)