(DIRE) Roma, 21 lug. - L'invecchiamento cerebrale e la salute del cervello sono i temi al centro del 'World Brain Day', la giornata di sensibilizzazione promossa dalla World Federation of Neurology, che si celebra domani in tutto il mondo e si pone come obiettivo quello di incrementare la consapevolezza attorno alle patologie neurologiche e neurodegenerative. "L'incidenza di patologie neurologiche come ictus, demenza e morbo di Parkinson- fanno sapere gli esperti della Sin (Società italiana di Neurologia)- aumenta con l'avanzare dell'età. Gli esperti evidenziano come il 10-20% degli individui di età compresa tra 60 e 80 anni siano affetti da almeno una di queste patologie neurologiche. Tra quelli di età superiore agli 80 anni, quasi uno su tre ne è colpito".
Oggi le persone di età superiore ai 60 anni sono circa 800 milioni e rappresentano il 12% della popolazione mondiale. Dati destinati a crescere. Gli esperti stimano quindi che "entro il 2050 gli individui di età superiore ai 60 anni saranno circa 2 miliardi, con la conseguenza che il numero di pazienti affetti da malattie neurologiche sarà in costante aumento". Dalla Sin arrivano quindi raccomandazioni, da seguire fin da giovani, per rallentare l'invecchiamento cerebrale: "È necessario rimanere mentalmente e socialmente attivi- dice il presidente Sin, Leandro Provinciali- impegnandosi in attività sociali e ricreative come il volontariato, i viaggi, le attività di giardinaggio, la lettura, la scrittura ed esercizi di memoria. Accanto a tali aspetti è inoltre cruciale controllare i disturbi di ordine ansioso e depressivo e limitare ogni condizione stressante per le ripercussioni dimostrate sull'efficienza cognitiva".
Secondo uno studio pubblicato sul 'New England Journal of Medicine', il rischio di contrarre la demenza è "del 74% più basso nelle persone che si dilettano con i giochi da tavolo, del 35% in meno in coloro che leggono intensamente, percentuale che può raggiungere il 69% in coloro che suonano un strumento musicale e il 41% in quanti si divertono con i cruciverba". La comunità neurologica, inoltre, segnala l'opportunità di una diagnosi precoce di tutte le condizioni in grado di limitare le prestazioni cerebrali in età adulta o avanzata. "In quest'ottica- proseguono gli esperti Sin- deve essere vista l'attenzione posta nei riguardi delle bevande alcoliche e l'uso razionale di farmaci attivi sul sistema nervoso centrale, sia direttamente come i farmaci ansiolitici ed ipnoinducenti sia indirettamente attraverso altre categorie di farmaci potenzialmente attivi sullo stesso sistema (antipertensivi, ipoglicemizzanti, ormoni, ecc)".
Oltre a ciò, è opportuno valorizzare alcuni sintomi, apparentemente innocenti, che possono rappresentare elementi premonitori di malattie del cervello che possono presentarsi in seguito in maniera severa. "Tali condizioni sono rappresentate da deficit transitori di forza o sensibilità di una parte del corpo, da disturbi di memoria, da alterazioni del sonno, dalla compromissione dell'equilibrio, dai disturbi del movimento, dalla compromissione del linguaggio". In queste condizioni, sottolineano infine dalla Società italiana di neurologia, un'attenta valutazione dei fattori di rischio per una malattia del cervello a lenta evoluzione può consentire di adottare le strategie più opportune per evitare o attenuare una condizione invalidante.
(Wel/ Dire)