(DIRE) Roma, 19 lug. - Istituzione del registro del personale ispettivo e realizzazione di un piano di attività di verifica, controllo e valutazione, anche sul campo, con l'attuazione delle misure previste dai piani per la trasparenza e per la prevenzione della corruzione adottati dalle aziende sanitarie del nostro Paese. È questo, in estrema sintesi, il contenuto dell'Atto integrativo del Protocollo d'intesa (siglato il 21 aprile scorso) contro la corruzione in sanità firmato oggi a Roma dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e dal presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, con cui viene rafforzato "l'impegno già intrapreso per l'attuazione del programma per la salvaguardia dell'integrità del Servizio sanitario nazionale da rischi corruttivi e da episodi di disordine amministrativo".
Il registro del personale ispettivo, in particolare, è uno strumento "organizzato presso Anac- hanno spiegato- a supporto delle attività di verifica e monitoraggio sullo stato di attuazione delle misure di trasparenza, integrità e prevenzione della corruzione, previste nel Pna sezione sanità. L'iscrizione al registro ha una durata di tre anni e sarà sottoposto ad aggiornamento periodico".
Il registro, che ha requisiti non soltanto professionali ma anche etico-morali, prevede ispettori e personale in servizio presso il ministero della Salute e presso Agenas. All'interno dell'atto integrativo, inoltre, sono previste disposizioni per regolare la costituzione di team ispettivi da parte di Anac e su proposta del NuOC (Nucleo operativo inter-istituzionale), composto oltre che da Anac anche da ministero della Salute e Agenas.
"I team compiranno le verifiche- hanno spiegato ancora durante la conferenza stampa- secondo gli indirizzi e le direttive approvate dal Consiglio dell'Anac su proposta del NuOC e redigeranno relazioni da trasmettere allo stesso per l'inoltro al Consiglio dell'Autorità. Al termine di ogni procedimento di verifica, che dovrà concludersi nel termine massimo di 60 giorni, a seconda dei livelli di complessità, i team ispettivi dovranno redigere una relazione finale, contenente illustrazione dell'attività svolta, informazioni acquisite, deduzioni, descrizione degli elementi di anomalia e non conformità rilevati. Saranno quindi formulate proposte, mirate a specifiche azioni di miglioramento e/o di interventi correttivi e relativa tempistica".
La relazione, da redigere entro 30 giorni dalla conclusione delle operazioni di verifica, sarà poi trasmessa al NuOC che la inoltrerà al Consiglio dell'Autorità per le deliberazioni di competenza.
L'ultimo punto dell'Atto integrativo prevede specifiche attività formative "per l'addestramento del personale preposto a tale attività- hanno aggiunto- allo scopo di uniformare sul piano metodologico la conduzione delle attività ispettive all'interno dei team. A tal fine il NuOC individuerà i bisogni formativi e i relativi strumenti per favorire l'acquisizione della metodologia".
Per la massimizzazione dei risultati dell'attività di contrasto a fattori distorsivi che possono favorire fenomeni di corruzione, Anac, ministero della Salute e Agenas hanno previsto infine il coinvolgimento dei Responsabili della prevenzione della corruzione (Rpc), mentre come step successivo è previsto "entro il mese di settembre, un incontro con tutti i responsabili delle aziende sanitarie per un primo confronto operativo sull'impatto delle importanti innovazioni introdotte", hanno concluso.
(Wel/ Dire)