Roma, 19 lug. - Riunione oggi tra i sindacati della medicina generale e la Sisac che ha accettato la richiesta formale della Fimmg e dello Snami di procedere per tavoli separati. Una scelta che vede contraria lo Smi che attacca: "È allarmante che alcuni sindacati, che 'amano' definirsi maggioritari, poi rifuggano il dibattito e il pubblico confronto". Detto ciò ecco il calendario delle riunioni in cui i sindacati presenteranno le proposte di modifica e di 'vision' su alcuni punti del primo articolato (accesso e ruolo unico per esempio).
- martedì, 19 luglio 2016, inizio ore 13,30 fino alle ore 17,00 (SMI ed Intesa sindacale-CISL Medici, F.P. CGIL Medici, SIMET, SUMAI); - mercoledì, 20 luglio 2016, inizio ore 10,30 e termine ore 13,30 (FIMMG); - mercoledì, 20 luglio 2016, inizio ore 15,00 e termine ore 18,00 (SNAMI); - mercoledì, 27 luglio 2016, inizio ore 10,30 fino alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 18,00 (SMI ed Intesa sindacale-CISL Medici, F.P. CGIL Medici, SIMET, SUMAI); - giovedì, 28 luglio 2016, inizio alle ore 10,30 fino alle ore 13,30 (FIMMG); - giovedì, 28 luglio 2016, inizio alle ore 15,00 fino alle ore 18,00 (SNAMI).
La nota dello Smi. Pina Onotri, segretario generale Smi, alla fine della riunione odierna con la Sisac, ha mostrato scetticismo e colto l'occasione per denunciare come in queste settimane si stia assistendo a trattative in cui prevale "un grave deficit di cultura democratica. È allarmante che alcuni sindacati, che 'amano' definirsi maggioritari, poi rifuggano il dibattito e il pubblico confronto. E che dire poi di quel vizio, proprio di chi pensa che la pluralità sia un inutile orpello della democrazia liberale, e che considerandosi come un sindacato unico, stravolge le legittime posizioni politiche delle altre sigle, bollandole come strumentali. Che c'è di strumentale nel voler difendere la guardia medica notturna? Ed ecco i primi risultati di questo clima di caccia al dissenziente: tavoli separati alle spalle dei medici, salta la diretta streaming, o almeno la pubblicazione dei verbali delle sedute, e viene meno la trasparenza tanto invocata a parole.
Ancora una volta, per evitare polemiche grottesche e false, abbiamo ribadito al coordinatore Sisac, Vincenzo Pomo, che ha mostrato ancora una volta grande attenzione, di intervenire con le regioni. Chiediamo: nuovo atto di indirizzo, no alle isorisorse e all'h16, sì all'h24. Sì a un tavolo che sia di consultazione affinché dopo 9 duri anni di vacanza contrattuale si gettino le basi per un accordo che migliori i servizi per i cittadini e il lavoro dei medici".
"Crediamo - conclude Onotri - che la legge di stabilità possa, e debba, prevedere risorse aggiuntive e che il Parlamento debba intanto con le regioni stabilire un percorso per una grande riforma delle cure primarie, della continuità assistenziale e del 118, per una medicina di iniziativa che risponda alla mutata domanda di salute e a un diverso ruolo dell'ospedale e del rapporto con il paziente. Per rilanciare davvero quel più volte annunciato potenziamento del territorio, purtroppo rimasto lettera morta, anche per colpa del conformismo e del silenzio-assenso di alcuni sindacati".
Articolo tratto da quotidianosanita.it (Wel/ Dire)