(DIRE) Roma, 15 lug. - "La scelta di dotare l'Aggiornamento 2015 di un approfondimento dedicato alla sanità nasce dall'esigenza di tutelare la peculiarità del 'bene salute', prevenire eventi rischiosi a danno dei cittadini, fornire strumenti di lettura del settore sanitario, tenuto conto della sua specificità rispetto agli altri settori della Pa. L'obiettivo è stato quello di fornire ai soggetti che interagiscono nel sistema sanitario specifiche raccomandazioni da osservare nella redazione e attuazione dei Ptpc, considerato il contesto ambientale, la tipologia e il livello di complessità dell'organizzazione sanitaria e il sistema di relazioni in essa esistente. I contenuti dell'approfondimento sono l'esito di un lavoro congiunto svolto nell'ambito di un tavolo tecnico a cui hanno preso parte l'Anac, il Misa e l'Agenas". Lo ha detto il presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, parlando della sanità nella Relazione dell'Anticorruzione sulle attività del 2015.
L'Autorità, inoltre, "ha ritenuto opportuno evidenziare la necessità di estendere il regime di inconferibilità e incompatibilità nelle aziende sanitarie a figure quali il direttore di dipartimento o di distretto, il dirigente medico e il medico convenzionato, non limitandola quindi alle sole tre figure apicali delle aziende ospedaliere (direttore generale, amministrativo e sanitario), attualmente previste dal decreto 39".
"L'approfondimento muove dai risultati di una valutazione condotta su un campione di 247 Ptpc di Asl, Ao, aziende ospedaliere universitarie, Irccs che ha rilevato una generale carenza, rispetto a diversi profili, dei Piani triennali adottati. L'analisi del contesto esterno è spesso risultata del tutto assente; inadeguata è stata l'individuazione delle specifiche misure preventive per contrastare comportamenti corruttivi in relazione agli eventi rischiosi; la mappatura dei processi e delle attività non sempre è stata sviluppata in modo esaustivo. A fronte di un'enunciazione formale di collegamento dei Ptpc con gli altri documenti di programmazione (in particolare con il Piano della performance), non risultano indicazioni in merito alle modalità operative per l'effettiva realizzazione del coordinamento e dell'attività di monitoraggio".
"Le istruzioni contenute nell'approfondimento, pertanto, rispondono all'esigenza di correggere le carenze riscontrate e di fornire agli operatori indicazioni metodologiche sul processo di gestione del rischio corruzione e strumenti operativi più specifici che meglio orientino le amministrazioni nell'analisi dei processi e nella revisione dei sistemi di gestione, controllo e monitoraggio interni. Per alcune aree di 'rischio generali', ovvero i contratti pubblici, gli incarichi e le nomine, la gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio, i controlli, le verifiche, le ispezioni e le sanzioni sono state formulate, in considerazione della tipicità del settore sanitario, ulteriori specificazioni rispetto a quanto indicato per le altre amministrazioni pubbliche".
Con riguardo ai contratti pubblici, ad esempio, "sono state analizzate le variabili che costituiscono fattori predisponenti il rischio di corruzione degli acquisti sanitari, come la complessità dei beni e dei servizi da acquistare in relazione alla dinamica introduzione di nuove tecnologie, la varietà degli attori coinvolti nell'intero processo di approvvigionamento (clinici, direzione sanitaria, provveditori, ingegneri clinici, epidemiologi, informatici, farmacisti, personale infermieristico, etc.), la capacità dei soggetti che impiegano i beni acquistati di orientare la quantità e la tipologia di materiale richiesto (ad esempio, protesi e farmaci), la valutazione in merito alla fungibilità/infungibilità dei prodotti. A fronte delle variabili identificate sono state suggerite misure per governarle. Quanto invece alle nomine, l'approfondimento è dedicato all'esemplificazione di rischi e misure afferenti il conferimento di incarichi di struttura complessa e a soggetti esterni".
"La sezione fornisce, inoltre, chiare indicazioni su ulteriori aree a 'rischio specifico', quelle che è opportuno che i Ptpc considerino nel processo di gestione del rischio, anche per i risvolti direttamente collegati alla percezione della qualità dei servizi da parte dei cittadini e per l'importanza che le azioni suggerite rivestono in tema di lotta agli sprechi e di recupero della fiducia del cittadino. Si tratta di ambiti particolarmente sensibili in quanto centri di maggior impegno di risorse professionali ed economiche e di confluenza di relazioni e, pertanto, esposti al rischio di fenomeni corruttivi e di conflitto di interessi. Le aree specifiche includono l'attività libero professionale, i rapporti contrattuali con privati accreditati, il decesso in ambito intraospedaliero, la farmaceutica, dispositivi ed altre tecnologie, la ricerca, la sperimentazione e le sponsorizzazioni".
In particolare, "per questa ultima area, in considerazione della complessità dei processi che la caratterizzano e delle relazioni che intercorrono tra i soggetti che a vario titolo e livello intervengono nei processi decisionali, è stata suggerita, come misura di prevenzione, di rendere conoscibili le relazioni e/o interessi che possono coinvolgere i professionisti di area sanitaria e amministrativa nell'espletamento delle proprie funzioni. È stata, quindi, elaborata e resa disponibile sul sito istituzionale dell'Agenas una modulistica standard che costituisce un modello di riferimento per l'identificazione da parte del dichiarante di attività/interessi/relazioni da rendersi oggetto di dichiarazione pubblica".
"Il 2015 è stato segnato, inoltre, dall'ingresso a pieno regime dell'istituto del 'commissariamento' introdotto dall'art. 32 del d.l. 90/2014 che, anche grazie alla collaborazione con ministero dell'Interno e Prefetture, è stato caratterizzato, il più delle volte, dall'affiancamento della misura di sostegno e monitoraggio a quella della straordinaria e temporanea gestione al fine di supportare adeguatamente l'impresa nel processo di riconversione organizzativa e gestionale. Con l'estensione dell'ambito applicativo dell'istituto delle misure straordinarie di gestione, sostegno e monitoraggio anche al settore sanitario, l'Autorità ha, sin da subito, affrontato il delicato commissariamento dell'ospedale Israelitico di Roma. Nonostante questa prima positiva esperienza, in considerazione della specificità del settore di riferimento, l'Autorità ha avviato un confronto con il ministero dell'Interno e il ministero della Salute per individuare specifiche linee guida che disciplinino la materia".
(Wel/ Dire)