(DIRE) Roma, 12 lug. - "Non escludete i professionisti della salute dalla norma che consentirebbe l'introduzione di parametri per orientare i cittadini sui prezzi delle terapie in modo da permettere di capire quali siano le prestazioni che seguono standard minimi di qualità e quali no". A chederlo è il presidente Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) Gianfranco Prada, in vista della seduta in Commissione Lavoro al Senato del Ddl AS 2233 (il cosiddetto Jobs Act del lavoro autonomo) in cui si discuterà l'emendamento presentato dal senatore Pippo Pagano (Ap) che prevede la definizione di criteri e parametri per il calcolo dei costi delle prestazioni a carattere professionale.
"Stando al testo dell'emendamento presentato - spiega il presidente Andi Gianfranco Prada - si introdurrebbe una giusta norma che darebbe al possibilità agli Ordini di indicare, secondo criteri oggettivi, il costo delle prestazioni e gli standard minimi di qualità che esse devono rispettare".
"Purtroppo - continua Prada - il testo prevede questa sacrosanta forma ti tutela per il cittadino ai soli Ordini sottoposti a vigilanza del Ministero della Giustizia, quindi vengono esclusi di fatto solo gli Ordini dei professionisti della salute (Medici, Odontoiatri, Veterinari, Farmacisti) che sono sottoposti alla vigilanza del Ministero della Salute".
"Una norma - spiega Prada - che risulterebbe estremamente utile al paziente, oggi in balia dei messaggi pubblicitari che offrono terapie sanitarie indicando tariffe o ancora sconti su tariffari minimi, che in realtà non esistono. Come da sempre sostiene Andi, un tariffario indicativo permetterebbe al paziente di poter meglio valutare ed anche insospettirsi di fronte a tariffe particolarmente basse. Se l'emendamento fosse applicabile anche agli iscritti agli Albi sanitari si garantirebbe una maggior tutela della salute del cittadino".
"L'intervento che chiediamo alla Commissione - conclude Prada - è minimo ovvero inserire tra le professioni interessate da questo emendamento anche quelle legate alla Salute. Difficile pensare che la politica voglia tutelare il cliente di uno studio legale lasciando invece in balia totale del mercato tutti i cittadini italiani che si rivolgono per le cure ad un medico o dentista privato".
(Wel/ Dire)