(DIRE) Roma, 22 giu. - La sorveglianza dei casi importati di malattia da virus Chikungunya, Dengue e Zika si estende per tutto l'anno. Tuttavia, nel periodo di maggiore attività vettoriale (giugno-ottobre) il sistema di sorveglianza deve essere potenziato (in termini di tempestività e sensibilità) su tutto il territorio nazionale, per permettere l'identificazione rapida dei casi, ai fini dell'adozione immediata delle necessarie misure di controllo per ridurre il rischio di trasmissione.
A questo riguardo il ministero della Salute ha emesso la Circolare 16 giugno 2016 - Piano nazionale di sorveglianza e risposta alle arbovirosi trasmesse da zanzare (Aedes sp.) con particolare riferimento a virus Chikungunya, Dengue e virus Zika - 2016 sulla base della quale, dal 1 giugno al 31 ottobre, va posta particolare attenzione: - All'identificazione tempestiva dei casi importati (soggetti che rispondono ai criteri clinici ed epidemiologici delle definizioni di caso; - All'individuazione di persone con criteri clinici compatibili, ma che non hanno viaggiato in paesi endemici, per poter riconoscere casi e focolai epidemici autoctoni (due o più casi insorti nell'arco temporale di 30 giorni in una area territoriale ristretta).
Le Regioni e i Comuni sono responsabili di effettuare tempestivamente le attività per il controllo delle zanzare invasive (appartenenti al genere Aedes, "zanzara tigre"), applicando le raccomandazioni riportate nella circolare. I protocolli seguono schemi diversi a seconda dell'entità del rischio. Infatti la presenza e la densità del vettore (nella maggior parte dei casi Ae. albopictus) e la relativa possibilità di casi di arbovirosi, delineano tre situazioni con livelli di rischio diversi: - Area di tipo A: presenza del vettore, in assenza di casi importati o autoctoni; questa tipologia caratterizza oggi gran parte dei centri abitati del paese; - Area di tipo B: presenza del vettore e uno o più casi d'importazione di febbre da virus Chikungunya, Dengue o Zika; - Area di tipo C: presenza del vettore e casi autoctoni isolati o focolai epidemici di febbre da virus Chikungunya, Dengue o Zika.
In ognuna di queste aree occorre intervenire in maniera diversificata.
(Wel/ Dire)