(DIRE) Roma, 21 giu. - "Ai più è noto che i nostri ricercatori sono tra i primi al mondo per genio e capacità produttive, ma ancora lontani dalle prime posizioni per strutture, finanziamenti e quadro normativo. È il paradosso italiano in tema di ricerca. Alle potenzialità e alla creatività dei nostri cervelli non corrisponde, purtroppo, un adeguato supporto economico da parte delle istituzioni. Basti pensare che la percentuale del Pil che l'Italia destina ad essa è insufficiente e carente, a maggior evidenza, se comparata agli altri Paesi dell'Unione Europea. Sarà necessario, di conseguenza, porre rimedio a questo 'gap' per ridare competitività e visibilità al nostro Paese". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel suo messaggio inviato oggi in occasione della presentazione a Roma della seconda edizione del progetto 'BioUpper', la prima piattaforma a sostegno dei giovani talenti che vogliono creare una startup nelle scienze della vita.
"La soluzione- prosegue Lorenzin- passa necessariamente da un intervento sull'assetto strutturale complessivo del Paese, che possa garantire ad esso quel necessario grado di attrattività, fattore indispensabile in un settore ad alta competitività ed innovazione come quello delle scienze della vita. Qui, ricordiamo, l'obiettivo ultimo è quello dell'innovazione terapeutica e della conseguente effettiva disponibilità dei nuovi farmaci e di tecnologie innovative per i pazienti che ne hanno bisogno. Un obiettivo non facile da raggiungere per il nostro Paese, che già sconta problemi sempre in ambito strutturale di antica data, aggravati dai recenti anni caratterizzati da una prolungata crisi economica che ha avuto effetti evidenti sulla disponibilità di risorse da dedicare a questo importante settore".
Di conseguenza, secondo il ministro della Salute sarà "ineludibile impegnarsi con grande determinazione- sottolinea nel messaggio- affinché si creino le basi per costruire una vera e solida cultura della ricerca che migliori la percezione del valore di questo settore, determinando le opportune azioni riformatrici. Per fare ciò, sarà prioritario operare con costanza e sistematicità nel miglioramento di quello che possiamo chiamare il 'sistema ricerca', che necessariamente si dovrà basare su un dialogo costruttivo tra governo, industria e sistema finanziario, affinché il settore della salute in Italia possa continuare ad essere fattore di sviluppo economico per il Paese. È di fondamentale importanza affermare che la ricerca è percepita dall'istituzione rappresentata come un cardine per lo sviluppo del nostro Paese".
Aggiunge Lorenzin: "Di fronte a noi abbiamo una buona carta da giocare, perché partiamo da punti di forza significativi legati al valore dei nostri ricercatori. E la qualificazione del capitale umano, sul piano delle competenze in campo tecnico scientifico, è un fattore determinante sia per lo sviluppo di tecnologie innovative sia per il loro diffuso utilizzo nella società. Investire in giovani talenti è per noi una priorità. Così come è nostro dovere garantire la qualità, l'accessibilità all'assistenza sanitaria e la sua sostenibilità. Sostenibilità che passa necessariamente per un incremento dei livelli di efficacia e di efficienza, e quindi per un migliore uso dei principali fattori della produzione. Tra questi, fondamentali, sono le persone e le loro competenze. E credo che questo messaggio sia per tutti coloro che parteciperanno a questo progetto- ha concluso il ministro- il miglior viatico per una carriera ricca e piena di successi".
(Wel/ Dire)