(DIRE) Roma, 21 gen. - Scambio di comunicati e precisazioni tra l'Autorità garante della privacy, presieduta da Antonello Soro, e l'Agenzia delle Entrate in seguito all'audizione, presso la commissione di vigilanza sull'Anagrafe tributaria, del direttore dell'Agenzia, Rossella Orlandi, sul 730 precompilato.
GARANTE DELLA PRIVACY - "Con riferimento alle dichiarazioni del direttore dell'Agenzia delle Entrate, la dottoressa Rossella Orlandi, rilasciate nel corso di un'audizione alla Camera e riportate dalle agenzie di stampa, il presidente dell'Autorità per la protezione dei dati personali ritiene che l'attribuzione di una qualche responsabilità in capo al Garante, rispetto ad eventuali ritardi nell'erogazione dei rimborsi fiscali ai contribuenti per l'anno 2015, sia non solo assolutamente priva di fondamento ma anche ingenerosa. L'Agenzia ed il Mef hanno inviato solo in data 20 luglio 2015, per il previsto parere, il provvedimento attuativo relativo all'utilizzo dei dati delle spese sanitarie ai fini dell'elaborazione della precompilata. Il Garante 10 giorni dopo ha espresso il relativo parere, nell'ambito del quale sono state condivise con tutta l'amministrazione finanziaria (Agenzia delle Entrate, Mef e Sogei) le modalità attraverso le quali i contribuenti possono opporsi all'invio dei dati sanitari, come espressamente previsto dal citato provvedimento. In quella circostanza e nei sei mesi successivi, l'Agenzia non ha sollevato alcuna criticità con particolare riferimento alla tempistica per l'esercizio del suddetto diritto di opposizione. Nessuna responsabilità può essere quindi attribuita al Garante che, al contrario, ha sempre dimostrato una fattiva e tempestiva collaborazione con l'Agenzia in ragione, soprattutto, dell'attenzione verso le rilevanti finalità di semplificazione fiscale e lotta all'evasione perseguite dall'Agenzia stessa".
AGENZIA DELLE ENTRATE - "In riferimento alla nota emanata dal servizio relazioni esterne e media dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali si precisa che la dottoressa Orlandi non ha in alcun modo attribuito, nell'audizione odierna o in altre circostanze, responsabilità al Garante per ritardi nell'erogazione dei rimborsi fiscali ai contribuenti per l'anno di imposta 2015. Durante l'odierna audizione in commissione di vigilanza sull'Anagrafe tributaria, il direttore dell'Agenzia, nel rappresentare le difficoltà insite in una proroga all'invio dei dati delle spese sanitarie, ha evidenziato come, ai fini della tutela della privacy in una materia così delicata, è stato previsto nell'ambito del tavolo di lavoro condiviso con il Garante, un sistema di opposizione da parte dei cittadini all'utilizzo dei dati, che dura 30 giorni. Pertanto a una proroga all'invio dei dati dovrebbe conseguire un rinvio del termine per l'esercizio dell'opposizione. Ciò sposterebbe in avanti il giorno a partire dal quale i dati possono essere elaborati e utilizzati ai fini della precompilata. Questo tipo di soluzione, come precisato nel corso della stessa audizione, è al vaglio delle strutture tecniche, al fine di contemperare le esigenze operative dei soggetti coinvolti nell'invio con il diritto dei cittadini al legittimo rispetto della tempistica nella predisposizione della dichiarazione precompilata".
(Wel/ Dire)