(DIRE) Roma, 9 feb. - "I medici sono fortemente preoccupati per le conseguenze delle disposizioni del Governo in materia di prescrizioni e per l'assenza di indicazioni da parte della Regione Lazio sulle modalità di applicazione delle stesse. Preoccupazione che deriva dalla previsione di sanzioni a nostro carico e dalla mancanza di software gestionali aggiornati per effettuare le prescrizioni, con l'impossibilità di modificarle con note e sigle non previste nel disciplinare delle ricette dematerializzate. Soprattutto temiamo la ricaduta economica sui cittadini, con un cospicuo aggravio dei ticket sanitari e il pagamento di prestazioni sino a oggi rimborsabili che andranno così a incidere tanto sulla prevenzione quanto sull'accuratezza delle diagnosi". Questi i timori espressi da Roberto Lala, presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri, in merito al decreto del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che modifica sostanzialmente l'erogazione di 203 prestazioni sanitarie.
Alla luce anche delle dichiarazioni del Ministro Lorenzin, la quale ha precisato come il decreto in questione sia immediatamente operativo, l'Ordine capitolino ritiene opportuno indire con somma urgenza una riunione di tutte le sigle rappresentative della professione medica nelle sue varie realtà - ospedalieri, convenzionati, pubblici e privati - per un'analisi approfondita delle norme che vi sono contenute e una valutazione della loro concreta applicazione, con la formulazione di una proposta unitaria da portare all'attenzione del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
"A tale proposito - aggiunge Lala - chiediamo un incontro urgente con il Presidente Zingaretti per confrontarci e individuare soluzioni condivise alle criticità evidenziate, affinché i medici possano lavorare in serenità, senza la minaccia di sanzioni, e sia evitato ai cittadini di spendere centinaia di euro per ticket aggiuntivi ed esami di cui hanno necessità".
(Wel/ Dire)