(DIRE) Roma, 3 feb. - "Chiediamo al presidente Zingaretti di adottare la linea delle Regioni Veneto e Toscana che di fatto hanno preso le distanze dal decreto e rimaniamo comunque disponibili ad ogni confronto con la Regione Lazio per riformulare i criteri applicativi, per le prestazioni che riguardano l'età evolutiva, al fine di ridurre i notevoli disagi per i cittadini ed per i medici". Lo scrive Luciano Antonio Basile, segretario Federazione italiana medici pediatri del Lazio (Fimp), in merito al decreto Lorenzin sull'Appropriatezza prescrittiva.
"A pochi giorni dalla sua applicazione è già caos negli studi dei pediatri di famiglia del Lazio. Le nuove norme sull'erogazione delle prestazioni stanno mettendo, com'era prevedibile, in forte contrapposizione le famiglie dei piccoli pazienti e i pediatri del territorio. Come pediatri di famiglia- continua Basile- abbiamo sempre tutelato la salute e il benessere dei bambini e delle loro famiglie, tutele che diventano importanti, soprattutto in questo contesto socioeconomico, dove la povertà è in aumento anche a carico del ceto medio".
Il segretario della Fimp Lazio afferma che "la limitazione delle 203 prestazioni che fino ad ieri potevano essere prescritte a carico del Ssn, nei nostri ambulatori, ci preoccupa alquanto e altrettanto preoccupa le famiglie dei bambini che abbiamo in cura che dovranno pagare di tasca propria quelle prestazioni o rivolgersi a strutture di terzo livello con aumento delle liste di attesa e paradossalmente anche dei costi per il Sistema sanitario. Alcune di queste prestazioni fanno parte dell'attività primaria di prevenzione e cura del pediatra di famiglia. Ad esempio la diagnosi di allergopatia, che colpisce il 10% della popolazione pediatrica, verrebbe ad essere compromessa da tale disposizione mettendo il piccolo paziente a rischio in caso di una mancata o ritardata diagnosi. Il decreto inoltre, oltre a limitare le prestazioni per i cittadini, determina un ulteriore inutile e dannoso aggravio burocratico in capo ai medici con ampia sottrazione di tempo prezioso all'erogazione dell'assistenza. Siamo convinti che, in mancanza di una condivisione piena sulle regole con chi quotidianamente opera sul campo- conclude- ogni obiettivo di risparmio 'a tutti i costi' sarà destinato al fallimento".
(Com/Rac/ Dire)