(DIRE) Roma, 7 dic. - Il percorso di risanamento intrapreso dalla Regione Lazio sul fronte della sanita' "non è ancora concluso, e richiede il massimo dell'attenzione e dell'impegno dell'amministrazione verso un settore di così grande rilievo finanziario e forte impatto sociale". Sono queste le conclusioni della requisitoria del procuratore regionale della Corte dei Conti, Donata Cabras, alla presentazione del giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Lazio per l'esercizio finanziario 2015.
Sul capitolo della sanita' regionale il procuratore osserva che "l'opera di razionalizzazione della spesa, che nel corso degli anni ha contribuito a una progressiva riduzione del disavanzo, tuttavia non ha raggiunto i risultati preventivati, tanto sul versante del disavanzo sanitario della Regione, quanto sugli Enti del Servizio sanitario regionale. Aspetti di inadeguatezza e di inosservanza della normativa si riscontrano nella gestione delle entrate derivanti dal gettito della maggiore fiscalità destinata a copertura del piano di rientro dal disavanzo, atteso che le somme accertate non sono state tutte contestualmente impegnate".
In questo contesto sono "meritevoli di attenzione le movimentazioni di cassa tra conto ordinario e conto sanitario: in prevalenza da quest'ultimo si è continuato ad attingere in caso di indisponibilità in quello ordinario, ciò impone una maggiore trasparenza per tali operazioni, seppure in sé legittime e praticabili. Il maggior gettito tributario, derivante dall'applicazione ai contribuenti della Regione Lazio di aliquote più gravose, e il percorso teso al contenimento e alla razionalizzazione della spesa hanno determinato un indubbio miglioramento dei conti della sanità".
Peraltro, così ancora Cabras, "la Regione appare chiamata a un ulteriore sforzo sul versante della programmazione e della gestione di questo settore, non escludendo a riguardo un intervento normativa, anche e soprattutto nei confronti delle Aziende sanitarie locali, ove continuano a registrarsi elementi di criticità che riverberano non di rado sull'attività di specifica competenza della procura contabile allorché si concretizzano in fenomeni di mala gestio che determinano danni erariali, talora di rilevante entità. Le problematiche e i ritardi che risultano connotare la gestione sanitaria del 2015 sono stati evidenziati anche all'esito dei lavori del Tavolo di verifica. Tra i numerosi inadempienti sono stati segnalati il mancato rispetto della direttiva Ue in merito ai tempi di pagamento delle fatture e la mancata attuazione di una serie di interventi finalizzati al rispetto degli obiettivi prioritari in materia di erogazione dei Lea".
(Wel/ Dire)