(DIRE) Roma, 27 apr. - Il fondo sanitario nazionale per il 2016 ammonta alla cifra record di 111 miliardi di euro, da spalmare fra Regioni ed Asl. Ma quanto di questa cifra si potrebbe risparmiare ogni anno se l'innovazione e una vera revisione delle tecniche prendesse piede nella sanità pubblica italiana? A questa domanda, daranno risposta attraverso le loro esperienze cliniche, i relatori del convegno, organizzato dalla Società italiana di chirurgia genitale maschile (S.I.C.GE.M.), dal titolo "Innovazioni chirurgiche e costi della Sanità Pubblica", che si terrà il 29 aprile a partire dalle ore 15.00 presso la sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio.
Fra i risultati raggiunti grazie all'introduzione delle tecniche chirurgiche mininvasive, alcune delle esperienze che verranno illustrate sono quelle raccolte in campo urologico, da parte del Professor Giovanni Alei, associato di Urologia alla I Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"e Presidente della S.I.C.GE.M., della chirurgia del colon-retto, dal Professor Giancarlo D'Ambrosio, responsabile dell'unità operativa Chirurgia Generale ad indirizzo colo-rettale del Policlinico Umberto I, e della chirurgia plastica, Professor Nicolò Scuderi, direttore della cattedra di Chirurgia Plastica dell'Università "La Sapienza" di Roma.
Più attenzione al paziente. Scopo di tutte le innovative metodiche chirurgiche è mettere al centro l'uomo e il suo benessere, riducendo i giorni di degenza e il decorso post operatorio. A beneficiarne sono i costi per l'ospedale e per la previdenza sociale, in termini di giorni d'assenza da lavoro o di assistenza domiciliare.
Al termine del Convegno, verranno consegnati i Diplomi del "Master di Chirurgia Genitale Maschile", organizzato dalla Società Italiana di Chirurgia Genitale Maschile, tenuto nel 2015. Seguirà l'inaugurazione dell'edizione 2016 del Master SICGEM.
(Wel/ Dire)