Roma, 19 apr. - Arriva in Gazzetta ufficiale il nuovo regolamento dell'Istituto superiore di Sanità. Un testo che va a sostituire il vecchio regolamento del 2003. "Obiettivo principale - si legge nel documento - è l'individuazione degli strumenti e degli istituti finalizzati alla promozione e alla tutela della salute pubblica nazionale attraverso lo svolgimento ed il coordinamento nazionale ed internazionale delle attività di ricerca, sorveglianza, regolazione, prevenzione, comunicazione, consulenza e formazione. L'Istituto superiore di sanità, di seguito Istituto, nel rispetto del dettato costituzionale in materia di tutela della salute".
Il regolamento è composto da 31 articoli. Innanzitutto sono stabiliti gli organi: Presidente, Consiglio di amministrazione, Comitato scientifico e Collegio dei revisori dei conti. Alla direzione generale, spetteranno gli Affari istituzionali, giuridici e relazioni sindacali e Logistica, progettazione e manutenzione.
Novità per quanto riguarda il controllo e la gestione dell'Ente con il piano triennale di attività, che stabilisce gli indirizzi generali dell'attività, determina obiettivi, priorità e le risorse necessarie per il periodo di programmazione, definisce i risultati scientifici e socio-economici attesi, nonché le correlate risorse di personale, strumentali e finanziarie previste per ciascuno dei programmi e progetti in cui è articolato".
Il Piano sarà aggiornato annualmente dal presidente per verificare: a) lo stato di attuazione delle attività relative all'anno precedente; b) gli obiettivi generali da conseguire nel triennio; c) il quadro delle collaborazioni internazionali di rilievo e le eventuali interazioni con le altre istituzioni nazionali; d) le principali infrastrutture di ricerca; e) le azioni connesse alla formazione; f) le iniziative di trasferimento tecnologico; g) le linee di azione per la divulgazione scientifica e tecnologica e per la comunicazione interna ed esterna.
Per quanto riguarda l'organizzazione dell'Area operativa tecnico/scientifica dell'Istituto essa si articola in sei Dipartimenti, sedici Centri nazionali e due Centri di riferimento. Ai Dipartimenti ed ai Centri è conferita, nel quadro della programmazione annuale e triennale dell'Istituto, autonomia scientifica, organizzativa e di gestione nella definizione dei contenuti dell'attività di ricerca, controllo, formazione e nella utilizzazione delle risorse umane e delle attrezzature scientifiche assegnate.
Inserite anche misure su qualità, digitalizzazione e su controllo di gestione.
Articolo tratto da quotidianosanita.it (Wel/ Dire)