(DIRE) Roma, 18 apr. - Basta con gli alibi, con le distrazioni di massa come quella dell'appropriatezza prescrittiva, si taglino gli sprechi e allo stesso tempo si ponga fine alle politiche di razionamento delle risorse. Questi i messaggi e le proposte emerse nel corso del convegno organizzato dal Sindacato dei Medici Italiani a Catania: 'L'alibi dell'appropriatezza prescrittiva per coprire i veri sprechi della sanità'.
"Un tema che continua a suscitare polemiche- ha detto Pina Onotri, segretario generale Smi- da un lato i medici che fanno appello alla libertà prescrittiva secondo 'scienza e coscienza', dall'altro le istituzioni pressate da un malinteso economicismo, che ingeriscono ripetutamente sulle scelte prescrittive con limitazioni sempre più cogenti al limite del razionamento che alimentano la conflittualità tra cittadini e medici, non solo di famiglia".
Il segretario generale Smi, ha puntato il dito sui veri problemi: "La necessità di contenere la spesa in un contesto storico difficile che vede in questi ultimi anni una costante riduzione degli investimenti, non può tuttavia prescindere da una attenta disamina delle situazioni di inefficienza e di sprechi pur presenti all'interno del Servizio sanitario nazionale e che alimentano sacche clientelari che rimangono intoccabili. Appare limitativo e addirittura fuorviante puntare l'indice sull'appropriatezza prescrittiva, quando già numerose norme disciplinano la materia".
"Invece di subire le strategie di distrazione di massa come quella sulle prescrizioni- ha concluso Onotri- chiediamo che non si indugi oltre nell'immobilismo sia nella rimodulazione della rete ospedaliera, sia nella riqualificazione dei punti nascita e nella ineludibile riconversione dei piccoli ospedali, già ospedali di zona, così come nella razionalizzazione della rete dei laboratori pubblici e privati. Né si affrontano con il dovuto impegno riformatore gli altri tre aspetti qualificanti del Servizio sanitario nazionale: l'emergenza, la prevenzione e le cronicità. I tagli non servono, i risparmi e la lotta agli sprechi sì".
(Wel/ Dire)