(DIRE) Roma, 12 apr. - La normativa che riconosce i livelli retributivi dei medici della sanità pubblica presenta delle rigidità o delle lacune in cui la giurisprudenza prova a inserirsi con l'interpretazione. Presentiamo una rassegna tematica della giurisprudenza amministrativa, in tema di retribuzioni dei primari ospedalieri, dove si esaminano casi abbastanza comuni per i camici bianchi chiamati a rivestire funzioni superiori alle loro mansioni abituali.
Nelle sentenze qui riportate, i giudici amministrativi si sono pronunciati per risolvere i casi di medici che pur non essendo direttori di struttura complessa hanno rivestito ruoli e funzioni primariali e per questo hanno chiesto il riconoscimento economico di questo lavoro aggiuntivo.
I paletti legali. La questione della retribuibilità o meno delle mansioni superiori svolte dal dipendente pubblico ha dato luogo a orientamenti giurisprudenziali non sempre univoci, ma ormai può ritenersi consolidato l'indirizzo secondo cui per la retribuibilità occorrono non solo un'espressa previsione normativa, ma anche altri presupposti: - la presenza di un preventivo provvedimento di incarico; - la vacanza del posto in pianta organica; - l'incarico concerna mansioni della qualifica immediatamente superiore.
Nel settore sanitario, il fenomeno dello svolgimento di mansioni superiori è tradizionalmente disciplinato da un'apposita normativa di rango primario, l'articolo 29 del Dpr 761/1979 (Stato giuridico del personale delle unità sanitarie locali), e il riconoscimento del trattamento economico per lo svolgimento di funzioni superiori è in via generale condizionato dalla presenza di determinati presupposti. In rassegna le sentenze esaminano i vari risvolti di situazioni abbastanza comuni e che hanno determinato una giurisprudenza del Consiglio di Stato piuttosto solida, sempre che ricorrano i presupposti precedentemente indicati che restano la conditio sine qua non per il riconoscimento degli emolumenti.
(
in allegato le sentenze)
Articolo tratto da Il Sole 24 Ore Sanità (Wel/ Dire)