(DIRE) Roma, 7 apr. - "Se Zingaretti ci darà la possibilità di accogliere nelle strutture private convenzionate del Lazio pazienti provenienti da altre regioni, si migliorerà la nostra sanità e i primi a guadagnarci in termini di assistenza e cure saranno i nostri residenti". A dirlo è Jessica Veronica Faroni, presidente di Aiop Lazio, che da mesi si sta battendo per la questione della 'mobilità passiva' e per i cosiddetti 'fuori regione'. "La Regione Lazio- prosegue- spende tanto denaro pubblico per mandare i suoi residenti malati a curarsi nelle altre regioni con tutta una serie di disagi per i cittadini.
Potrebbe, invece, dare nuova linfa alle strutture che sono sul territorio".
Aggiunge Faroni: "Se la Regione ci desse la possibilità di accogliere pazienti non residenti, dando così finalmente attuazione al protocollo di intesa sottoscritto con l'Aiop nel giugno 2014, la sanità privata accreditata laziale potrebbe mettere in atto quello che è anche nello spirito della sanità privata stessa: creare delle eccellenze in termini di diagnostica, di assistenza e di cura, dato che la Legge di Stabilità 2016 prevede la possibilità di remunerazione oltre il budget per le prestazioni di alta specialità".
La presidente di Aiop Lazio fa sapere che "siamo pronti ad investire e a rendere il Lazio un territorio all'avanguardia dal punto di vista sanitario; ma il potere decisionale, affinché tutto questo avvenga, è nelle mani del presidente Zingaretti, che sbloccando la questione dei fuori regione, per il meccanismo di compensazione (uscite ed entrate di spesa per i pazienti che vanno fuori dal Lazio o entrano nel Lazio) darebbe nuovo respiro alle casse delle Regioni, migliorando sensibilmente il saldo della mobilità interregionale della nostra regione. Stiamo aspettando".
Conclude Faroni: "Inoltre, ci auguriamo una forte presa di posizione del governatore anche nei confronti del Mef, che fino ad oggi ha creato questa disparità tra le regioni".
(Wel/ Dire)