(DIRE) Roma, 25 set. - "Sono stati fatti dei calcoli che collocano tra i 6 e i 7 miliardi il risparmio economico che si potrebbe avere, oltre che la migliore qualità dell'assistenza, al fatto di dematerializzare completamente la sanità". Così Angelo Lino Del Favero, direttore generale dell'Iss e presidente di Federsanità Anci, intervistato dall'agenzia Dire a margine della presentazione a Roma della Fondazione Nu.Sa ('Nuvola per la sanità'), il progetto ideato Federsanità Anci e Fimmg con l'obiettivo di creare una grande rete sanitaria nazionale di condivisione e gestione di dati e informazioni relative ai pazienti e ai percorsi di cura nelle cronicità.
Quanto invece alla rete sanitaria Nu.sa, ha poi spiegato Del Favero, in questo modo "il medico di medicina generale può seguire attraverso i dati della nuvola tutti gli elementi clinici del paziente, soprattutto quello cronico, che gli sono utili per la sua diagnosi, la sua cura e la sua riabilitazione. Stessa cosa può essere ovviamente fatta dalla parte degli specialisti, i quali possono così continuamente essere posti a conoscenza dell'attività del malato al di fuori dell'ospedale". Come si garantisce, però, la privacy ai pazienti? "Questo è uno dei grossi problemi su cui stiamo trattando e riflettendo- ha risposto alla Dire il direttore generale dell'Iss- la privacy dei pazienti è garantita, ma bisogna anche rendere il sistema assolutamente non attaccabile, perché- ha concluso- si tratta ovviamente di materie molto molto delicate".
(Wel/ Dire)