Roma, 22 set. - Articolo tratto da "Quotidiano sanità". L'iter che ridisegnerà l'assetto delle Asl capitoline è ormai avviato, ma si sta rivelando ogni giorno più complesso e tortuoso. La nuova configurazione, che prevede la fusione di RmA con RmE e di RmB con RmC, era stata in origine affidata a un decreto del commissario ad acta Zingaretti che prevedeva la nomina di un commissario unico per B e C. Una figura che si sarebbe affiancata all'altro commissario, Angelo Tanese, già operativo nel processo di fusione grazie al suo ruolo di DG della RmE e commissario straordinario della RmA.
Alcune novità hanno però sparigliato il mazzo e ridefinito i contorni del quadro. L'amministrazione regionale dovrebbe infatti optare per una proposta di legge, in luogo del decreto, da approvarsi entro fine anno in concomitanza con la manovra finanziaria. Formula e termini della questione resteranno invariati e la nuova articolazione sarà quindi pienamente confermata. Il nodo delle nomine per i nuovi manager verrà a questo punto sciolto definitivamente solo dopo che la riforma delle Asl sarà stata votata e quindi certamente non prima del 2016.
(Com/Dire)