(DIRE) Roma, 21 set. - "L'incontro di venerdì in Regione e' stato importante, ma non risolutorio. Auspichiamo di essere riconvocati al più presto per trovare una soluzione che sia soddisfacente per i lavoratori". E' il coro unanime dei sindacati Cgil, Cisl e Uil, al presidio di protesta contro il bando Cup organizzato davanti i cancelli della Regione Lazio.
"Poiche' il Cup e' un servizio indispensabile, oggi una parte dei lavoratori sono stati precettati ed e' stato obbligatorio mantenere aperti il 50% degli sportelli- ha spiegato Stefania Gonnella, segretario della Cisl Fp Roma e Lazio con delega al terzo settore- I dati che ci arrivano dai territori, pero', ci dicono che in tutti i presidi i lavoratori non precettati hanno risposto in maniera unanime allo sciopero".
Sulla stessa lunghezza d'onda il responsabile del terzo settore della Uil Fpl, Pietro Bardoscia: "Siamo qui per far sentire la nostra voce e chiedere la salvaguardia dei livelli occupazionali, perche' ad oggi non ci sono certezze. Il rischio al momento e' che con il nuovo bando ci sia un esubero di circa 350 lavoratori, inaccettabile".
Il segretario Fp Cgil con delega al terzo settore, Mauro Mastropietri, ha sottolineato che "lo sciopero e' stato confermato nonostante l'incontro di venerdì scorso perche' la Regione continua a prosepttare l'esubero del 20% dei lavoratori. E poi c'e' un'anomalia: come mai questo secondo bando e' stato gestito dalle stesse persone che si erano occupate del primo? Aspettiamo risposte".
(Wel/ Dire)