(DIRE) Roma, 3 set. - Roma capitale internazionale delle neuroscienze. Dall'8 al 12 settembre, per la prima volta, sarà infatti proprio la Capitale ad ospitare il XV Meeting della Federazione mondiale delle società di neurochirurgia, presso il Marriott Park Hotel (in via Tommaso Masala, 54). Il Congresso, in occasione del 60esimo anniversario della nascita dell'organizzazione, vedrà rispetto al passato una più ampia partecipazione: sono attesi circa 2mila neurochirurghi, provenienti da 105 Paesi del mondo, pronti a confrontarsi sulle innovazioni tecnologiche che negli ultimi anni hanno caratterizzato la neurochirurgia. La conferenza stampa di presentazione si è svolta oggi a Roma presso l'auditorium del ministero della Salute. "L'assegnazione all'Italia di questo evento scientifico- fanno sapere dalla Federazione- non è solo un riconoscimento della maturità e della valenza raggiunte dalla neurochirurgia italiana, ma anche una testimonianza del ruolo di primo piano che i neurochirurghi italiani hanno avuto nel corso della storia della Federazione".
La cerimonia di apertura del Congresso, prevista alle 18.30 di martedì 8 settembre, vedrà diversi momenti: dopo una breve celebrazione dell'anniversario della Federazione, saranno conferite medaglie di onore a quattro neurochirurghi e premiati cinque giovani neurochirurghi per contributi scientifici di grande valore. È previsto, quindi, l'intervento di un neurochirurgo americano di origine indiana, che riserverà un tributo alle opere degli anatomici italiani del Rinascimento. Ma l'obiettivo del Congresso, quest'anno, è soprattutto un altro: valorizzare le eccellenze e creare una vera e propria filiera mondiale della salute, promuovendo in particolare il 'made in Italy' delle neuroscienze. Missione della Federazione mondiale di neurochirurgia, invece, è "migliorare l'addestramento dei giovani specialisti, la ricerca e la cura delle malattie neurochirurgiche".
Spiegano gli esperti: "La neurochirurgia mondiale è stata caratterizzata, in questi ultimi anni, da un impetuoso sviluppo tecnico e scientifico, oltre che da uno dei più elevati livelli d'innovazione tecnologica registrati in tutte le specialità mediche. Con questo enorme patrimonio, allora, è chiamata a confrontarsi con situazioni geopolitiche, socio-economiche, etiche e culturali molto diverse nei vari continenti". Numerosa, in questa edizione del Congresso, la presenza di neurochirurghi africani. "In Africa vi è un neurochirurgo ogni 6 milioni di abitanti- proseguono dalla Federazione- mentre in Europa il rapporto è di uno ogni 200mila abitanti". Grande affluenza di medici anche dall'estremo oriente: dalla Cina arriveranno "oltre 155 neurochirurghi e dal Giappone 125. Cospicua, poi, la presenza dei neurochirurghi europei: dalla Germania ne sono previsti oltre 50, ma non mancheranno i francesi e gli inglesi".
La Federazione mondiale, spiegano ancora gli esperti, tiene "corsi di addestramento per giovani neurochirurghi in propri centri di riferimento, distribuiti in ogni continente (in particolare in Africa), e dona strumentario chirurgico e microscopi agli ospedali che operano in condizioni disagiate nei Paesi in via di sviluppo". Anche per questo il Meeting sarà preceduto "da corsi di addestramento, sia pratici sia teorici, con la partecipazione di docenti italiani e stranieri di provata esperienza e capacità didattica". Ma quali saranno gli argomenti trattati al Congresso? "Si parlerà di tutte le più importanti innovazioni nella diagnosi e nel trattamento delle patologie neurochirurgiche, mentre in anteprima mondiale- concludono- saranno presentati alcuni studi randomizzati sul trattamento dei tumori gliali cerebrali e dei gravi traumi cranio-encefalici".
(Wel/ Dire)