(DIRE) Roma, 29 ott. - Un viaggio straordinario quello del ministero della Salute all'Expo di Milano. Un impegno durato 6 mesi, con oltre 100 incontri e convegni all'interno del Padiglione Italia, con tematiche che sono andate dalla sicurezza alimentare ai corretti stili di vita e alla nutrizione.
"Concludiamo questa bellissima esperienza- ha detto il ministro Beatrice Lorenzin durante la seconda giornata del convegno che ha chiuso i lavori, con la firma della Carta di Milano e di due protocolli per una giusta alimentazione dei bambini- Expo ha avuto un effetto moltiplicatore eccezionale per il nostro Paese, e pochi alla vigilia si sarebbero potuti immaginare che sarebbe stata una vetrina mondiale di questa portata. Per noi decisori è stata una grande occasione per confrontarci sui temi che dobbiamo affrontare in modo globale, come ad esempio quello della sicurezza della filiera agrolimentare. Noi in Italia abbiamo creduto in una strategia vincente- ha proseguito il ministro- che si è rivelata lungimirante, che è quella di avere un sistema one health, ossia un sistema in cui tutto si tiene sotto un'unica direzione, che è quella della salute".
Direzione che si è messa bene in evidenza in tutti gli argomenti su cui si è discusso in questi mesi, dalla celiachia all'idroprofilassi, dai disturbi del comportamento alimentare alla malnutrizione degli anziani. Non solo questo, ma anche temi più pratici come i costi della sana alimentazione, le etichette dei prodotti, le regole per la sicurezza degli alimenti da applicare a casa o la prevenzione di incidenti domestici da soffocamento dei bambini, solo per citare i più gettonati. Complessivamente gli incontri organizzati dal ministero della Salute hanno rappresentato il 25% di tutte le attività organizzate a Expo, a testimonianza del ruolo centrale del dicastero nell'organizzazione e nello sviluppo dell'Esposizione universale. Uno sviluppo attuato attraverso l'informazione corretta per un rapporto sano col cibo, "per creare consapevolezza e non alimentare paure", ha detto Lorenzin.
Uno sviluppo che adesso va oltre Expo, grazie appunto alla Carta di Milano, un documento che come ha spiegato Lorenzin "traduce gli intenti di Expo in azioni e politiche, che metteremo in campo nei prossimi anni. Dal punto di vista sanitario abbiamo in realtà già cominciato, perché in questi giorni abbiamo firmato importanti memorandum con Paesi di tutto il mondo proprio per collaborare insieme sulla sicurezza e la tracciabilità dei prodotti, sull'implementazione dei sistemi agroalimentari, sulla sostenibilità e dal punto di vista della prevenzione delle malattie non trasmissibili, così come su tanti altri temi che riguardano la salute pubblica e che vedono nell'Italia una leadership riconosciuta nel mondo".
Insomma, Expo come moltiplicatore e come trampolino per il rilancio di una credibilità nazionale. "Non siamo abituati a vederci leader- ha concluso il ministro- ma sui temi della sanità e della salute ci vedono davvero così. Questa leadership porta con sé anche un peso di responsabilità: non dobbiamo quindi avviare solo in casa nostra azioni avanzate e mirate sulla prevenzione, sulla sicurezza alimentare e sulla nutrizione, ma anche aiutare i Paesi con cui collaboriamo".
(Wel/ Dire)