Roma, 16 nov. - Articolo tratto da "Il Messaggero". LA STRUTTURA - È fatta. Il Policlinico Umberto I avrà, dal prossimo mese di dicembre e quindi in tempo per l'avvio del Giubileo, un nuovo reparto di terapia intensiva pediatrica, moderno ed efficiente. Si tratta di una struttura nuova di zecca realizzata grazie ad una partnership pubblico-privato che ha elaborato un progetto ambizioso, raccolto risorse finanziarie e portato a compimento, dopo l'ok del nucleo di valutazione della Regione Lazio e lavori che si sono conclusi a tempo di record, quello che solo qualche tempo fa sembrava un sogno irraggiungibile. Una collaborazione virtuosa che, nonostante qualche intoppo burocratico, consegna alla città e a tutto il Centro-Sud un polo d'eccellenza fortemente voluto dagli sponsor privati, dal presidente della Regione Nicola Zingaretti, oltre che dal direttore generale Domenico Alessio e dal prof. Corrado Moretti, che da anni, insieme ai suoi collaboratori, medici e infermieri, ha fatto della terapia intensiva un fiore all'occhiello dell'ospedale romano. E questo, va ricordato, nonostante il reparto fosse confinato in una sorta di scantinato. Ora per i piccoli pazienti si apre una nuova era. Con un reparto nuovo di zecca di oltre 700 mq e 13 posti letti di terapia intensiva pediatrica (Tip) con macchinari e tecnologia d'avanguardia, spazi riservati ai genitori e ludoteca. "Una delle caratteristiche principali del reparto - spiega Moretti - è la possibilità per le mamme di stare vicine ai propri bambini durante le cure. Con una "umanizzazione" dell'ospedale particolarmente curata". Del resto terapia intensiva rappresenta il punto di riferimento degli oltre 30 mila bambini che giungono al pronto soccorso ogni anno.
CONFORT E ASSISTENZA - Per Alessio il "Policlinico si dota così di una struttura di livello europeo, con standard di confort di assoluto valore e questo grazie alla collaborazione pubblico-privato. Il reparto è inoltre dotato di impianti speciali che consentono ai familiari dei pazienti di collegarsi in video anche da casa, nel rispetto dei requisiti a garanzia della privacy". Ma l'inaugurazione della Tip fa parte di un processo più ampio che ha cambiato pelle al nosocomio grazie all'impegno della Regione e del direttore generale. Negli ultimi mesi sono stati ristrutturati e modernizzati numerosi reparti, migliorando il confort generale per i pazienti e adeguando macchinari e posti letto: da oncologia pediatrica a odontoiatria pediatrica - spiega Alessio - dal reparto per la procreazione medicalmente assistita alle nuove camere operatorie per i trapianti, al reparto osservazione, fino a medicina e ginecologia oncologica, completamente rinnovate. E per l'inizio del Giubileo verrà realizzata la holding area, una sorta di reparto cuscinetto prima di avviare i pazienti ai rispettivi reparti ed il nuovo pronto soccorso per ematologia. Tornando a terapia intensiva pediatrica, c'è da dire che proprio la presenza di questa particolare attività avviata nel 2005, ha favorito lo sviluppo di molte specializzazioni in quanto, prima della sua apertura, i bambini più gravi venivano trasferiti in altri centri di terapia intensiva, reparti che spesso non avevano una specifica competenza pediatrica. Da sottolineare, infine, spiega Moretti "che la nostra è una terapia intensiva a porte aperte in quanto i genitori possono sostare per molte ore del giorno accanto al figlio ricoverato". "Attualmente - dice ancora Moretti - non esiste all'interno delle scuole di specializzazione in pediatria un orientamento dedicato alla terapia intensiva, per cui gli specialisti di questo settore vanno creati sul campo. Per tale motivo uno dei nostri primi obiettivi è stato quello di sviluppare proprio qui un polo di insegnamento di questa modernissima scienza, attività che viene realizzata con molte iniziative didattiche tra cui la più importante è un master in terapia intensiva pediatrica".
(Wel/Dire)