(DIRE) Roma, 27 mar. - La conciliazione come strumento per risolvere le controversie nei servizi pubblici regionali, in 90 giorni e a costo zero, fuori dalle aule dei tribunali. E' questa in sintesi la novita' contenuta nella proposta di legge regionale illustrata oggi dal Commissario dell'Istituto di Studi Giuridici del Lazio 'Arturo Carlo Jemolo', Alessandro Sterpa, nel corso di un evento organizzato dall'Osservatorio per i conflitti e la conciliazione presso la Citta' giudiziaria di Roma.
"Oggi- spiegano dall'Istituto- se un cittadino cade in una buca sul marciapiede o subisce un danno dal ritardo di un autobus, oppure semplicemente vuole tutelare i suoi diritti lesi dal gestore della luce o in un ospedale, e' costretto a imbarcarsi in un causa lunga e costosa e molto spesso rinuncia a far valere i suoi diritti. Con questa legge, invece, attraverso un procedimento che e' volontario per il cittadino, ma obbligatorio per gli enti, la lite si conclude entro 90 giorni con la stipula di un atto negoziale transattivo e in caso di accordo, gli enti si obbligano a pagare entro 30 giorni. Una differenza enorme, questa, rispetto ai tempi di definizione e pagamento delle vie giudiziarie 'normali'".
Il progetto, nello specifico, prevede l'istituzione di una Camera di Conciliazione pubblica che avra' sede presso l'Istituto Jemolo e si basa sull'introduzione della clausola espressa conciliativa nelle Carte dei servizi di enti del sistema regionale o concessionari e gestori di servizi pubblici. "Quando questa legge sara' adottata- proseguono dallo Jemolo- il Lazio si dotera' di uno strumento importante per ridurre l'impatto del contenzioso dei servizi pubblici, con particolare riguardo al settore sanitario che vede un forte aumento delle controversie". E in questo senso, secondo i giuristi, i vantaggi sono molteplici: "Per i cittadini, rapidita' nella risoluzione dei conflitti; per gli organi giudiziari, un alleggerimento del carico di lavoro; per l'amministrazione regionale, una riduzione dei costi".
L'Istituto Jemolo fa infine sapere che "continuera' a recepire le istanze che provengono da tutto il sistema delle istituzioni interessate alla conciliazione, affinche' questa legge veda presto la luce e possa trasformare il rapporto tra gli enti pubblici e gli utenti migliorando la vita dei cittadini e rendendo l'amministrazione piu' efficace ed efficiente".
(Com/Cds/Dire)