(DIRE) Roma, 18 mar. - Ogni anno in Italia si registrano circa 20-30 nuovi casi di intossicazione botulinica. Spossatezza, disturbi gastrointestinali, difficolta' a deglutire, disturbi oculari fino ad arrivare a paralisi: questi i sintomi di una patologia rara, a volte letale, che spesso vengono erroneamente associati ad altre malattie di natura neurologica o infettiva risultando, quindi, di difficile diagnosi. Sotto accusa la scorretta preparazione e/o conservazione di alimenti principalmente in ambito domestico. Il monito arriva dal 17° Congresso nazionale della Societa' italiana di tossicologia (Sitox) che, fino al prossimo 20 marzo, ospitera' a Milano i massimi esperti in ambito tossicologico per fare il punto sui nuovi fattori di rischio e sull'evoluzione della ricerca in questo campo.
"Responsabile del botulismo alimentare- fanno sapere gli esperti- una tossina prodotta dal batterio 'clostridium botulinum' che, raggiungendo le terminazioni del sistema nervoso, puo' manifestare i suoi sintomi gia' 12 ore dopo l'ingestione del cibo contaminato". Secondo una recente indagine, intanto, condotta dal Centro antiveleni di Pavia-Centro nazionale di informazione tossicologica (Cav), nel 93% dei casi l'alimento incriminato risulta prodotto a domicilio, il 77% riguarda l'ingestione di alimenti di origine vegetale, oltre il 16% di pesce sott'olio e il 6,9% il consumo a base di carne, mentre quasi il 5% e' di derivazione industriale. All'arrivo in pronto soccorso il sintomo piu' comune e' la disfagia (55,1%) seguita dai sintomi oculari.
"Solo il precoce riconoscimento dei sintomi- dice Carlo Alessandro Locatelli, presidente Sitox- puo' consentire il trattamento antidotico per evitare l'evoluzione verso l'insufficienza respiratoria. In questo contesto, le autorita' competenti giocano un ruolo di primo piano dovendo informare e sensibilizzare i cittadini sui pericoli derivanti dal mancato rispetto di misure igieniche nella preparazione delle conserve in ambito domestico. Alcune procedure di conservazione proposte in rete non forniscono infatti sufficiente garanzia di sterilita' per la conserva che rischia cosi' di alterarsi e diventare pericolosa per la nostra salute".
Differente dal botulismo alimentare, strettamente legato all'ingestione della tossina preformata in un alimento, e' invece il botulismo infantile, una malattia rara che colpisce i lattanti al di sotto di un anno di eta' e la cui causa e' da ricercare nella colonizzazione intestinale da parte del 'clostridium botulinum' con conseguente produzione e liberazione di tossine nell'intestino. Costipazione, difficolta' di suzione, pianto flebile, alterazione dell'espressione del volto e letargia rappresentano i campanelli d'allarme del botulismo infantile.
"Nel caso del botulismo infantile- prosegue Locatelli- la difficolta' di suzione del bambino viene avvertita dalle madri anche per la comparsa di tensione, ingorgo mammario e dolore. In questo caso, e' opportuno non sottovalutare la comparsa di questo sintomo e recarsi al pronto soccorso piu' vicino. Solo intervenendo tempestivamente, infatti, e' possibile impedire alla patologia di evolvere verso il coma- conclude- e l'arresto respiratorio".
(Cds/ Dire)