(DIRE) Roma, 12 mar. - L'utilizzo del femtolaser insieme alla facoemulsificazione. È la nuova frontiera della chirurgia della cataratta, che promette migliori risultati in termini di tollerabilita' dell'intervento e di recupero dell'acuita' visiva, compromessa dal processo di opacizzazione del cristallino, in massima sicurezza per il paziente. La tecnica e' stata messa a punto dalla Clinica oculistica dell'Universita' Cattolica - Policlinico universitario 'A. Gemelli' e verra' presentata dal direttore dell'istituto, Aldo Caporossi, in occasione del Congresso nazionale di chirurgia della cataratta che si svolgera' a Firenze da domani fino al 14 marzo, presso il Palazzo dei Congressi.
"La Clinica oculistica del Gemelli- dice Caporossi- e' una delle prime strutture che dal mese di ottobre sta sperimentando con soddisfacenti risultati la nuova tecnica su casi selezionati per la cura della cataratta. E siamo convinti che questa sia una importante opportunita' da offrire alle tante persone che sono affette da questa patologia: siamo certi, poi, che il prossimo anno presenteremo nuove evoluzioni del trattamento nel congresso che sara' organizzato al Gemelli con sedute di live surgery, dove questi femtolaser mostreranno tutta la loro potenzialita' anche nella chirurgia della cataratta, rendendo stabile la presenza di queste tecnologie nel bagaglio delle migliori cliniche oculistiche".
Ma come funziona il nuovo laser? "Il femtolaser- spiega in direttore dell'istituto- consente di eseguire ancora prima di entrare in sala operatoria le incisioni corneali, la capsuloressi e una prima frammentazione della lente cristallina, in preparazione alla successiva chirurgia che viene completata all'interno della sala operatoria con i sistemi di facoemulsificazione ultrasonica, cosi' che quest'ultima risulti piu' sicura, piu' veloce e meno traumatizzante della tecnica classica". Quanto alla facoemulsificazione (metodica impiegata per frantumare e aspirare la cataratta all'interno dell'occhio e poi introdurre una nuova lente sostitutiva attraverso una piccola incisione di 2 mm), si tratta attualmente "della tecnica piu' diffusa che, anche grazie alle nuove apparecchiature, ha raggiunto una sicurezza difficilmente trovabile in altre tecniche chirurgiche".
Intanto l'Oms fa sapere che la cataratta e' la piu' frequente causa di disabilita' visiva al mondo: "Circa il 40% dei soggetti di eta' compresa tra i 55 e i 64 anni- dice l'organizzazione mondiale- sviluppa una cataratta. E questa percentuale raggiunge il 90% in quelli di eta' superiore ai 75 anni. Ad essere maggiormente affette da cataratta, infine, sono le donne". È per questo che l'intervento di cataratta e' la procedura chirurgica piu' eseguita in oculistica e tra le piu' frequenti, in senso assoluto, anche all'interno del Policlinico Gemelli di Roma (Cds/Dire)