(DIRE) Roma, 9 mar. - Un viaggio lungo sei mesi e che tocchera' almeno otto tappe tra Roma e Provincia. "C'e' vita nei consultori" e' il nome del tour iniziato oggi dalla consigliera regionale di Sel, Marta Bonafoni, che fino a settembre visitera' diverse strutture sociosanitarie della Capitale e dell'area metropolitana per porre "nuovamente l'attenzione sui consultori- ha spiegato Bonafoni- e rilanciarli a partire dai loro limiti, causati da anni di disinvestimento".
La scorsa estate il governatore del Lazio e commissario ad acta per la sanita', Nicola Zingaretti, ha emanato un decreto proprio su questo tema: "Un atto importantissimo dopo anni in cui i consultori venivano indeboliti dal punto di vista politico- ha ricordato la consigliera- Ho ritenuto fosse necessario e urgente affiancare il decreto con questo viaggio che tocchera' innanzitutto i consultori di Roma e provincia e poi si allarghera' agli altri consultori della Regione, se i consiglieri delle altre province volessero darmi una mano".
Il territorio Roma e del Lazio non e' ancora sufficientemente coperto da queste strutture fondamentale per la piena applicazione della legge 194 e non solo: "Il primo problema e' il non rispetto della cifra dei consultori attestata per legge: dovrebbero essere uno ogni 20mila abitanti, mentre a Roma siamo all'incirca a un terzo delle esigenze e nel Lazio le strutture mancanti sono almeno la meta', se si considerano anche i comuni piu' piccoli. Verificheremo anche la fatiscenza di queste strutture, qualora dovesse capitarci. In passato abbiamo visitato consultori che erano dentro dei container umidi e con i serpenti perche' si trovavano in campagna. Forse troveremo anche questo".
La prima 'visita', nel consultorio della Asl Roma B a Pietralata, e' avvenuta in una data non casuale, all'indomani della giornata internazionale della Donna ("che spesso e' retorica e in questo caso vuole essere un slancio vero verso i bisogni e le necessita' delle donne") e alla vigilia del voto della risoluzione Tarabella, "che in Europa provera' a dire che la liberta' e l'uguaglianza passano anche per il diritto delle donne ad autodeterminarsi- ha proseguito Bonafoni- La nostra volonta' e' che il modello sociosanitario possa trovare nei consultori un'importante risposta da integrare alle case della salute e a una sanita' che dagli ospedali si sposta verso il territorio e la prevenzione".
Nonostante il decreto Zingaretti "Nel Lazio, come del resto in Italia, la legge 194 non trova piena applicazione per l'elevatissimo numero di obiettori di coscienza presenti nelle strutture sanitarie pubbliche". Il Consiglio di Stato ha recentemente sospeso una parte di quell'atto, consentendo ancora ai medici obiettori di rifiutarsi di rilasciare il certificato per l'interruzione volontaria di gravidanza ma "non riguarda la possibilita' di prescrivere contraccettivi d'urgenza. Se rifacessimo oggi in le battaglie condotte negli anni 70 per i consultori, l'aborto e il divorzio non staremmo messi cosi' come stiamo: c'e' arretratezza dal punto di vista della classe dirigente e quindi quelle conquiste vanno difese e rilanciate".
Il tour di Marta Bonafoni sara' intervallato a meta' percorso da un'assemblea pubblica e accompagnato dal blog (gia' in rete) www.cevitaneiconsultori.it, dove verranno postati documenti, video e foto: "il nome non e' casuale- ha concluso Bonafoni- questa struttura e' piena di mamme, ragazze, bambini che stanno richiedendo la presa in carico da parte del consultorio di questo territorio. Il mio viaggio terminera' a fine settembre, in concomitanza con la giornata internazionale sulla contraccezione, poi produrremo un dossier che consegneremo alla cabina di regia della sanita' per dare un contributo al rilancio dei consultori e a un modello sanitario che avra' risorse nuove da investire anche su queste strutture, una volta usciti dal commissariamento".
(Mtr/Dire)