(DIRE) Bracciano (Roma), 27 mag. - Un unico polo ospedaliero che unisce l'ospedale San Paolo di Civitavecchia e il Padre Pio di Bracciano. Lo ha stabilito il 21 maggio scorso il decreto 97 del 2015 sulla riorganizzazione della rete ospedaliera della Asl Roma F, arrivato dopo un braccio di ferro tra Regione Lazio e amministrazioni comunali durato cinque anni.
Il decreto è stato presentato questo pomeriggio dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nell'aula delle conferenze dell'Archivio storico di Bracciano, insieme al sindaco di Bracciano, Giuliano Sala, all'assessore alla Sanità di Bracciano, Mauro Negretti, e al direttore generale della Asl Roma F, Giuseppe Quintavalle.
L'atto firmato il 21 maggio scorso rimodula l'offerta ospedaliera e sanitaria dei presidi di Bracciano e Civitavecchia. Il nuovo decreto punta a soddisfare il fabbisogno dell'utenza complessiva degli abitanti, pari a circa 80mila persone, provenienti anche da Asl confinanti.
"Oggi è una giornata molto importante- ha detto Zingaretti- proprio per ricostruire un rapporto di fiducia che non può che partire dal racconto della verità. Il decreto è un punto d'inizio, uno strumento di programmazione molto importante perché sostituisce il decreto 80 che diceva che l'ospedale di Bracciano andava chiuso, mentre questo invece dice 'no' e apre una nuova fase di investimento".
Soddisfatto il primo cittadino di Bracciano, Giuliano Sala.
"Il nuovo decreto- ha detto- riconsidera il ruolo del Padre Pio nel comprensorio e nell'ambito della Asl Roma F. E' stata trovata una intesa dopo una azione a volte contrapposta ma sempre leale, dal 2010 contro il decreto 80, che è stata per noi una esperienza traumatica, fino al decreto 412 che ritenevamo penalizzante. Ma oggi la situazione è stata superata senza alcuna prevaricazione da parte nostra né da parte della Regione. Il Padre Pio è importantissimo per la sua conformazione e posizione strategica, e l'intesa dice che ora diventerà un unico polo ospedaliero con Civitavecchia, sotto la responsabilità del direttore generale Quintavalle, che sappiamo modificherà l'atto aziendale". Sala ha riconosciuto che "quello che è stato fatto è un grandissimo sforzo da parte di una Regione commissariata, ma quando le istituzioni si confrontano si riesce sempre a raggiungere un obiettivo".
Nello specifico, il presidio di Civitavecchia mantiene la funzione di Ospedale sede di Dea di primo livello mentre a quello di Bracciano va, invece, la funzione di Pronto Soccorso, con un incremento dei posti letto che salgono, così, fino a un totale di 57. Nello specifico, 25 posti letto sono nel reparto di chirurgia, due in terapia intensiva post-chirurgica e quattro vengono assegnati all'Obi (Osservazione breve intensiva), un servizio che viene allestito per la prima volta all'interno del Padre Pio di Bracciano e che, rappresentando una nuova modalità assistenziale, consente la permanenza del paziente da zero a 36 ore. Al reparto di osservazione breve intensiva vengono inviati dai medici del Pronto Soccorso casi con patologie che non necessitano di ricovero immediato, ma di una terapia con osservazione per alcune ore e di un approfondimento diagnostico.
(Wel/ Dire)