(DIRE) Roma, 8 mag. - Cure innovative e personalizzate, tecnologie d'avanguardia, ricerca, ma soprattutto accoglienza: queste le caratteristiche del nuovo Day Hospital e degli ambulatori per i tumori femminili, inaugurato oggi al Policlinico Gemelli e afferente al Dipartimento per la tutela della salute della donna, della vita nascente, del bambino e dell'adolescente, diretto dal professor Giovanni Scambia.
Le nuove strutture, realizzate grazie a una donazione dell'Associazione Onlus 'Oppo e le sue stanze', si articolano in diverse aree funzionali su una superficie di circa 800 metri quadrati: l'area del ricovero diurno per la chemioterapia, composta da una sala somministrazione con 15 poltrone attrezzate, una sala con 4 letti per l'esecuzione di paracentesi, toracentesi, trasfusioni, terapie di supporto e osservazione dei pazienti dopo procedure di nefrostomie e cateteri intraperitoneali; 4 sale visita, una sala ecografica, una sala prelievi, un'area infermieristica, un'area dedicata al posizionamento dei cateteri venosi centrali, un'ampia e colorata sala d'attesa e reception e un'aula didattica multimediale.
Particolare il confort degli ambienti, dotati di sistema wi-fi, e degli arredi.
Nella nuova struttura hanno sede anche l'ambulatorio per il linfedema post operatorio, il follow up delle pazienti che hanno concluso le cure, l'ambulatorio per la familiarita' dei tumori ginecologici e uno spazio interamente dedicato ai protocolli clinici sperimentali, grazie ai quali le pazienti potranno usufruire di nuovi farmaci non altrimenti disponibili in commercio. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha inviato un messaggio, sottolineando che "in Italia il tumore dell'ovaio colpisce circa 4.490 donne ogni anno, secondo le stime 2012 del Registro Tumori. E' al nono posto tra le forme tumorali e costituisce il 2,9% di tutte le diagnosi di tumore.
Fortunatamente negli ultimi anni, grazie al miglioramento delle tecniche chirurgiche e all'introduzione di nuovi farmaci, si e' assistito a un lieve aumento del tasso di sopravvivenza a tale patologia. Questo, pero', non deve farci abbassare la guardia nei confronti di una malattia che costituisce ancora una delle principali cause di mortalita' tra le donne. Il nostro obiettivo e i nostri sforzi dveono essere, dunque, indirizzati al miglioramento e al potenziamento dell'attivita' di ricerca, cura e prevenzione di questa patologia: la lotta al cancro deve essere una priorita'".
"Negli ultimi anni- ha spiegato Scambia- si e' assistito a un lento, ma progressivo aumento della sopravvivenza delle pazienti con stadi avanzati di tumore ovarico, soprattutto grazie al miglioramento delle tecniche chirurgiche e all'introduzione di farmaci biologici nel trattamento. Lo scorso anno il Day Hospital di Ginecologia Oncologica del Gemelli ha offerto circa 8500 prestazioni per le donne affette da tumori ginecologici, partecipando attivamente a studi clinici internazionali per garantire nuovi farmaci a bersaglio molecolare. Il nuovo centro costituira' sempre piu' un punto di riferimento importante per le nostre pazienti, con spazi dedicati alle terapie, ambulatori per le visite, sala d'attesa e aree informative, realizzati con una particolare attenzione all'umanizzazione dell'ambiente ospedaliero".
(Mel/Dire)