(DIRE) Roma, 4 mag. - Per diventare direttore generale di una azienda sanitaria occorrera' superare una concorso nazionale, previsto dalla norme volute dal ministro della salute Beatrice Lorenzin. Si realizza cosi, con l'approvazione del Ddl Madia da parte del Senato della Repubblica, una vera e propria rivoluzione per la sanita' italiana.
La selezione avverra' per titoli di studio, scientifici e di carriera, dinanzi ad una commissione nazionale di esperti. I soggetti selezionati, se in possesso dei necessari titoli di onorabilita', potranno iscriversi ad un elenco tenuto presso il ministero della salute, aggiornato con cadenza biennale e previa nuova selezione. Potra' essere nominato direttore generale soltanto chi, avendo superato la selezione, e' iscritto in tale elenco. Nel caso in cui il direttore generale non raggiunga gli obiettivi prefissati sia economico finanziari, sia con riferimento ai Livelli essenziali di assistenza e al programma valutazione esiti, o incorra in fatti di mala gestio, sara' soggetto alla decadenza automatica dall'incarico e il suo nominativo verra' cancellato dall'elenco nazionale. Non sara' pertanto piu' nominabile presso alcuna azienda sanitaria, fatto salvo il superamento di un nuovo concorso.
"Sulla scorta di esperienze passate e di quanto verificato dall'inizio del mio mandato- dichiara il ministro Lorenzin- ho sempre sostenuto che la sanita' funziona dove ci sono bravi manager. Sono loro a rendere efficienti o meno le aziende sanitarie. Non e' un caso che registriamo costantemente l'apparente paradosso di una sanita' che funziona peggio li dove costa di piu'. E' per questo che ho voluto un albo nazionale, con regole d'ingresso precise e trasparenti, dal quale potere valutare i migliori, dare alle Regioni la possibilita' di scegliere tra chi ha un elevato profilo. A questi manager dovranno essere affidati obiettivi alti. Se non li raggiungono vengono depennati, vanno a casa".
La rivoluzione arriva anche per direttori sanitari e amministrativi. Anche per questi la nomina sara' possibile soltanto all'esito di un una selezione per titoli di studio, scientifici e di carriera su base regionale e previa iscrizione in un apposito albo. Se il direttore sanitario o amministrativo non raggiungera' gli obiettivi contrattuali prefissati ovvero incorrera' in fatti di mala gestio anche per lui scattera' la decadenza automatica dall'incarico e la cancellazione dall'albo.
"Finalmente i soggetti cui e' demandata la gestione delle nostre aziende sanitarie e dei nostri ospedali verranno selezioni sulla base di criteri effettivamente meritocratici, senza alcuna interferenza della politica. E' un'altra promessa mantenuta per una sanita' migliore" conclude Lorenzin.
(Com/Mel/Dire)