(DIRE) Roma, 15 lug. - "Diventa sempre piu' urgente e necessario tornare a parlare di formazione della classe medica in Italia. Non possiamo permettere che venga meno il prestigio che accompagna i nostri giovani laureati nel mondo, dove il loro successo e' garantito, sia nell'attivita' di ricerca che in quella clinica. Il numero dei neo laureati negli ultimi anni pero' e' cresciuto in modo esponenziale. Forse per un errore di programmazione, ma certamente per un eccesso di ricorsi, sempre puntualmente accolti da una magistratura compiacente, che ha fatto saltare tutte le previsioni. Si e' creato un forte scollamento tra il numero dei laureati e il numero dei contratti di lavoro disponibili per le scuole di specializzazione, attualmente circa la meta', per cui si e' creata una insostenibile atmosfera di tensione. Il banco di prova sara' il prossimo 24 luglio, data prevista per il concorso nazionale di accesso alle scuole di specializzazione, giunto alla sua seconda edizione, dopo le polemiche dello scorso anno". È quanto dichiara Paola Binetti, deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc).
"La centralita' dell'Universita' nel sistema formativo- continua- e' emersa con tutta la sua forza, soprattutto in termini di responsabilita' formativa anche per gli specializzandi. Centralita' non significa esclusivita' ed e' proprio questo il passo avanti necessario per garantire l'acquisizione di competenze che permettano ai neo-specialisti di inserirsi con piena autonomia nel proprio lavoro professionale al termine di un iter formativo non inferiore a 10 anni. Costruire la rete degli ospedali che gravitano intorno all'universita', alla Facolta' di medicina per la precisione, e' la prossima sfida che deve vedere lavorare intorno ad uno stesso tavolo non solo universitari ed ospedalieri, ma anche esperti di programmazione a livello nazionale e regionale".
E conclude: "per ora ci limitiamo a tre auspici molto concreti. Prima di tutto auspichiamo una assoluta correttezza nella prossima sessione del Concorso nazionale sia che si tratti di aspiranti studenti di medicina che di aspiranti specializzandi. Ministeri, Rettori, Presidi mettano i mezzi per garantire l'assoluta correttezza della prova d'esami. Occorre prevenire in tutti i modi che la magistratura intervenga per riparare i danni di una sua cattiva gestione. In secondo luogo occorre mettere in atto una vera e propria azione di orientamento alla scelta universitaria per gli studenti degli ultimi anni di liceo, in modo da ridurre l'anomalo afflusso di studenti che si rivolgono alla facolta' di medicina enfatizzandone oltre misura le prerogative positive e ignorandone le difficolta' intrinseche, compresa la difficolta' di accesso alle scuole di specializzazione. E in terzo luogo, e' piu' che mai urgente creare una rete formativa interattiva tra ospedali ed universita', per permettere agli studenti di formarsi laddove sono veramente le migliori esperienze cliniche".
(Com/Vid/Dire)