(DIRE) Roma, 3 lug. - "Di fronte alle recenti decisioni per la sanita' approvate dalla Conferenza Stato Regioni la Cisl Medici non assistera' inerme al de profundis del Ssn. Noi non accetteremo il mancato rispetto di quanto stabilito nel Patto della Salute, in cui i risparmi ottenuti con la razionalizzazione vera, e cioe' con tagli agli sprechi veri, dovevano essere reinvestiti in sanita' pubblica. Noi non ci metteremo il bavaglio alla bocca e nessuno ci impedira' di denunciare in ogni momento e in ogni Sede istituzionale e non che l'avvicinamento al 6,5 del Pil per il Ssn ci portera' inevitabilmente ai tristi traguardi di nazioni, a noi prossime geograficamente, in cui solo i piu' ricchi si curano e i piu' poveri e i piu' fragili, e cioe' coloro che sono all'inizio e alla fine della vita, avranno la terribile prospettiva di non riuscire ad accedere alle cure del Ssn con il conseguente tragico aumento dei decessi. Noi vogliamo mantenere il nostro Ssn, frutto del lavoro e della civilta' di generazioni di italiani che occupa da anni un livello tra i primi al mondo. La Cisl Medici denuncia il mancato rispetto dei patti, denuncia la china pericolosa del Ssn. La Cisl Medici e' stata, e' e sara' la voce di chi, ora piu' che mai, non ha voce". Cosi' in un comunicato Biagio Papotto, Segretario Generale Cisl Medici.
(Comunicati/Dire)