(DIRE) Roma, 23 giu. - "Al via le attivita' dell'Atelier Federsanita' Anci 'Hiv: modello di cura cronicizzato. Alla ricerca di una maggiore efficienza nell'organizzazione e gestione della cura e nella prevenzione' con l'obiettivo di approfondire il trattamento dell'Hiv, le modalita' organizzativo-gestionali nelle diverse Aziende sanitarie o ospedaliere del Ssn. Il sistema italiano di cura dell'Hiv e' comunemente riconosciuto fra i migliori al mondo: un'ottima disponibilita' di opportunita' terapeutiche, una ragionevole diffusione a livello territoriale, una grande competenza clinica. Ma l'Hiv e' una malattia ormai cronicizzata. E la cronicizzazione significa che annualmente il nostro Ssn spende circa 15.000 Ç per paziente con Hiv solo fra farmaci e test diagnostici (e questo dato non tiene conto dell'incidenza delle complicanze, molto elevata in questo paziente). E sono circa 100.000 le persone affette da Hiv.
Riuscire a individuare all'interno dei processi produttivi di cura esperienze meritevoli di diffusione, si migliorano non solo le condizioni dei pazienti ma si consente un impiego piu' idoneo delle nostre risorse finanziarie e sanitarie. Le diverse modalita' organizzativo-gestionali nelle Aziende possono contenere aspetti positivi in termini di efficienza ed efficacia. Evidenziando le esperienze emergenti di queste modalita' e diffondendole, si e' in grado di offrire un'opportunita' di strumenti a disposizione per i Centri che si occupano di Hiv, nonche' a una maggiore efficienza complessiva del nostro Ssn. Un secondo aspetto che l'Atelier ha deciso di indagare e' il tema della prevenzione: area che purtroppo registra, rispetto ad alcuni anni fa, una generale perdita di attenzione. La prevenzione non solo riduce i nuovi casi, ma nel lungo periodo consente di evitare costi sanitari, sociosanitari e sociali crescenti". Cosi' in un comunicato Federsanita' Anci.
"'Il progetto dell'Atelier Federsanita' Anci- ha spiegato Lorenzo Terranova Direttore del Centro Studi di Federsanita' Anci- vede coinvolti la Simit (Societa' Italiana di Malattie Infettive e Trasmissibili), l'Istituto Superiore di Sanita', l'Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Genova nonche' docenti esperti di organizzazione aziendale e andra' ad indagare quattordici fra i principali centri Hiv italiani. L'idea sottostante all'attivita' di questo Atelier e' che il modello del costo standard, modello verso cui tende il nostro Ssn, significa in una prospettiva di medio periodo si introduce un sistema di remunerazione per prestazione: cio' significa che si arrivera' ad adottare il principio del finanziamento per risultato o esito.
Pertanto, analizzare una patologia cronica ad alta gravita' e con un costo elevato in una prospettiva di sperimentare un modello di remunerazione per prestazione porta in pratica a premiare le realta' piu' efficienti'.
L'Atelier Hiv e' il secondo avviato da Federsanita' Anci dopo l'Atelier sulla lotta alla corruzione e rappresenta una modalita' di lavoro 'artigianale' su temi particolari che le realta' della sanita' pubblica si trovano ad affrontare tuttora spesso in maniera empirica. Gli Atelier focalizzano, infatti, la propria attenzione sugli aspetti di tipo organizzativo-gestionale, nonche' economico-finanziario andando in particolare ad approfondire quali sono le risposte concrete di Asl o Ao e diffonderle fra loro, nonche' studiare quali sono le eventuali aree che necessitano ulteriori analisi scientifiche. L'Atelier, che produrra' al termine della propria attivita' un Libro Bianco, e' stato possibile grazie ad un grant non condizionato di Gilead Science", conclude Federsanita' Anci.
(Com/Dire)