(DIRE) Roma, 20 gen. - "La pillola dei cinque giorni dopo e' una facilitazione dell'aborto o comunque un aborto mascherato". Cosi' Filippo Maria Boscia, presidente nazionale dell'Associazione italiana medici cattolici, secondo cui la decisione dell'Ema e della Commissione europea di liberalizzare la vendita del farmaco 'EllaOne' (la cosiddetta 'pillola dei 5 giorni') senza prescrizione e' un atto "irresponsabile e volutamente provocatorio".
Secondo Boscia su queste tematiche "non e' possibile mentire, perche' e' in gioco il rispetto della vita umana dal suo inizio. Disinformare su questi temi significa impedire alle singole donne di operare scelte libere, proprio in quanto informate; significa calpestare la liberta' professionale dei medici; significa negare ai politici la possibilita' di legiferare in base a conoscenze documentate; significa impedire ai giudici la possibilita' di valutare rettamente". Non solo: "Mentire su questi temi- sottolinea- e' ancora piu' grave se a farlo e' chi, per mandato istituzionale, dovrebbe invece garantire un'informazione assolutamente corretta ed imparziale".
Il presidente dell'Associazione italiana dei medici cattolici contesta quindi l'Ema e l'Aifa, che sostengono che questi farmaci prevengono l'ovulazione. "E' falso- sottolinea- tale pillola non ha effetto antiovulatorio, bensi' un effetto anti-annidatorio.
Questa cattiva informazione viola cosi' la liberta' della donna e del medico, un vero e proprio attentato, perpetrato attraverso una capillare disinformazione che mira a nascondere e a banalizzare gli effetti post-concezionali del preparato". Secondo Boscia, infine, saranno "ingannate tutte quelle donne che inconsapevolmente la sceglieranno, convinte di prevenire il concepimento mentre viceversa- conclude- stanno usando un farmaco con possibili effetti abortivi".
(Com/Cds/ Dire)