Roma, 14 gen. - Articolo tratto da "Il Corriere della Sera". Nel giorno del drammatico ½allarme manomissione» al San Camillo, rientra (parzialmente) l'emergenza sulle ambulanze bloccate in numerosi ospedali, per indisponibilità di posti letto. Il risultato, due giorni fa, era stato di circa duemila pazienti in attesa di essere trasferiti, con il paradosso di mezzi fermi nei pronto soccorso: una decina al San Giovanni, sette al Sant'Andrea, sei al San Camillo, cinque al Sandro Pertini.
Ieri, è andata meglio: le ambulanze ½al palo» si sono quasi dimezzate, grazie al percorso stabilito da Direzione regionale della sanità, Cabina di regia e Direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere di Roma e Ares 118, nella riunione convocata per definire le azioni utili a controllare il fenomeno del sovraffollamento. Le contromisure sono consistite nel ½potenziare le attività ricettive con implementazione di posti in medicina e nelle osservazioni brevi», nel ½resettare, salvaguardando gli interventi urgenti, i ricoveri d'elezione» e infine nell'accelerazione dei ½percorsi di dimissione al fine di alleggerire la pressione sui pronto soccorso».
Le altre due decisioni prese hanno riguardato la disponibilità avanzata alle strutture accreditate per l'utilizzo di almeno il 50% dei posti letto ordinari di area chirurgica e medica e il monitoraggio quotidiano dell'evoluzione della situazione, con rilevamenti dello stato di fatto alle 8, 14 e 20 di ogni giorno, così da poter intervenire sulle eventuali criticità appena si evidenziano.
½Va superata in ogni caso - ha sottolineato la Regione - la gestione del posto letto da parte del singolo reparto. Occorre agire in base a una programmazione studiata in una logica di sistema. La criticità da affrontare è quella relativa alle persone visitate ma in attesa di ricovero o trasferimento. Dal rilevamento delle 14, nelle 19 strutture dotate di pronto soccorso romane, risultavano in questa situazione 359 pazienti. Per quanto riguarda invece il blocco della ambulanze, il fenomeno appare già ricondotto a livelli ordinari: oggi alle ore 14 - concludeva la nota - erano ferme nei pronto soccorso da oltre 30 minuti 24 mezzi, mentre ieri alla stessa ora erano ben 42» (Cds/ Dire)