(DIRE) Roma, 14 gen. - "Il Governo e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, intervengano con chiarezza nel dibattito sull'EllaOne, la cosiddetta 'pillola dei 5 giorni', per fugare ogni dubbio. Sarebbe infatti insopportabile se di fronte al via libera delle istituzioni europee il nostro Paese, invece di rispettare le regole, facesse vincere ancora una volta una visione oscurantista". Cosi' Cecilia Taranto, segretaria nazionale Fp-Cgil, e Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici, intervengono in merito alle polemiche suscitate dalla decisione della Commissione Ue, giunta in seguito a un pronunciamento dell'Ema, l'agenzia del farmaco europea, che prevede la possibilita' per le donne di acquistare la pillola contraccettiva senza prescrizione medica.
"Chi paragona un farmaco contraccettivo- proseguono-, che agisce entro 5 giorni da un rapporto non protetto, all'aborto, che e' gia' regolamentato da una legge, opera una mistificazione che nulla ha a che vedere con la scienza medica. È un approccio oscurantista che rifiutiamo e al quale ci opporremo. È strumentale- aggiungono- l'allarmismo su eventuali danni alla salute, visto che il farmaco ha superato i controlli dell'Ema, qualificata agenzia europea a questo preposta".
Secondo i sindacalisti il governo "deve dimostrare di tutelare i diritti delle donne e di saper rispettare le regole. In questo caso, come per quel che riguarda l'obiezione di coscienza e le difficolta' che troppo spesso comporta per chi vuole interrompere la gravidanza, lo stato non puo' conformarsi a precetti che ne minerebbero la laicita'. Le priorita'- concludono- devono essere il diritto alla salute dei cittadini e la tutela della liberta' di scelta".
(Com/Cds/ Dire)