(DIRE) Roma, 26 feb. - Per annunciare l'approvazione della legge sulla responsabilita' civile dei magistrati, il premier Renzi lo ha fatto con tweet: #lasvoltabuona. "Ma quando potremo salutare #lasvoltabuona per l'approvazione di un provvedimento specifico sulla responsabilita' professionale dei medici e degli altri professionisti sanitari, i cui disegni di legge si accumulano da anni nei cassetti delle commissioni parlamentari?". A chiederselo e' Costantino Troise, segretario nazionale Anaao Assomed, secondo il quale "i costi diretti ed indiretti del sistema assicurativo e legale cresciuto sulla crescita del contenzioso tra medici e cittadini inerente errori professionali, veri o piu' spesso presunti, pesano sempre piu' sulle disastrate casse delle aziende sanitarie".
Oggi un rischio civile, penale e patrimoniale, prosegue, "e' insito nell'esercizio professionale dei medici, ancora colpevolmente privo, unico paese al mondo insieme a Polonia e Messico, di una idonea definizione di colpa medica e sanitaria, chiamato ad operare in organizzazioni che sempre meno si permettono interventi per garantire al meglio la sicurezza delle strutture, dei processi clinico assistenziali e degli operatori stessi. E per il medico vale il principio del fine prescrizione mai, con la possibilita' di lasciare i processi nell'asse ereditario, e di una rivalsa da parte dello stato illimitata".
Quello che occorre, secondo Troise, e' quindi una "legge specifica in materia, che ancora non trova posto nel crono programma della riforma al mese e nell'agenda del ministero della Salute. Ce lo chiede non solo l'Europa, ma anche e soprattutto la necessita' di garantire la sostenibilita' della sanita' pubblica che, anche per questa colpevole assenza della politica- conclude- sta sprofondando in un malessere sempre piu' profondo".
(Com/Cds/Dire)