(DIRE) Roma, 16 feb. - "Per dirlo alla romana, potrei definire questa scuola un po' una 'fissa' che ho avuto fin dal primo momento: quando sono arrivata qui al ministero, infatti, e' stata la prima cosa di cui ho parlato col capo di Gabinetto. Credo sia un'opportunita' davvero ghiotta per avere noi la possibilita', in un percorso formativo per i nostri manager, di una visione globale: un buon direttore generale, un bravo dirigente, oppure un manager di un'azienda, secondo me ha la possibilita' di lavorare molto meglio e di essere molto piu' proficuo se ha consapevolezza di quello che accade intorno. Questo vale nei massimo livelli massimi della pubblica amministrazione ma anche in quelli piu' bassi: se ognuno lavora a compartimenti stagno, infatti, otteniamo solo duplicazioni di funzioni, di competenze e spreco di risorse, anche involontariamente". Cosi' Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, nel corso della presentazione del protocollo d'intesa tra Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e Sna (Scuola nazionale dell'amministrazione) per la realizzazione di un programma speciale per la formazione manageriale in ambito sanitario.
L'evento si e' svolto oggi a Roma, presso l'auditorium del ministero della Salute.
"Anche per i manager sanitari- prosegue- dall'altro lato, poter usufruire contemporaneamente di un'alta formazione dal punto di vista giuridico, soprattutto sulla parte che riguarda la corruzione e la trasparenza, e avere accesso a skill riguardanti invece tutta la parte della digitalizzazione, che e' uno degli asset portanti del Patto della Salute, penso sia ovviamente un di piu' molto importante". La scuola, spiega nello specifico il ministro, "nasce con l'idea di cercare di avere un filo conduttore dalle Alpi agli Appennini: i manager, che ovviamente vengono assunti dalle singole Regioni, dovranno avere una visione complessiva dell'intero sistema salute. Si trattera' insomma di avere non un'uniformita' verso il basso, come spesso accade, ma verso l'alto, andando cosi' ad alzare il livello qualitativo di professionalita' puramente manageriali".
Secondo Lorenzin, i manager sanitari "sono figure delicate, che hanno bisogno di avere tutte le qualita' e le capacita' dei manager di un'azienda complessa. Oggi la lotta principale e' sui bilanci- sottolinea- ma bisogna anche garantire la qualita' dei servizi: per questo c'e' bisogno di una strategia avanzata d'insieme che permetta di raggiungere un utile che non e' solo quello economico, ma soprattutto etico e valoriale. Il manager sanitario non e' un lavoro come gli altri, e quando ne trovi uno bravo in un'azienda sanitaria- conclude- te ne accorgi subito".
(Cds/ Dire)