(DIRE) Roma, 6 feb. - "Insieme alle Regioni abbiamo fatto una battaglia di un anno e mezzo per aumentare il fondo sanitario, con carte alla mano, perche' o si aumentava il fondo o il sistema andava al collasso. Non posso immaginare che le Regioni non lo sappiano. E io, questo, non posso non dirlo: facciano le loro scelte, quindi, e si studino bene i loro bilanci. Ma poiche' la sanita' riguarda l'80% delle funzioni del sistema Regione, forse dovrebbero immaginare che e' il sistema prevalente che da' un senso alla loro esistenza. Altrimenti perche' ci dovrebbero essere? Per gestire cosa? I consigli regionali?". Cosi' Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, a margine del seminario 'Protagoniste del proprio corpo e del proprio futuro: la lotta alle mgf', organizzato oggi a Roma dall'Istituto mediterraneo di Ematologia (Ime), presso l'auditorium del ministero della Salute, in occasione della XII Giornata mondiale contro le mutilazioni.
"Se le Regioni non sono in grado di trovare 20 milioni- prosegue Lorenzin- credo che ci sia un problema di organizzazione delle stesse. Voglio essere pero' costruttiva, non aprire una polemica senza fine: abbiamo messo a disposizione i tecnici del ministero, abbiamo deciso di avere un tavolo permanente con le Regioni per aiutarle in questa fase, nell'interesse esclusivo che e' quello che il sistema sanitario nazionale funzioni".
In questo senso, aggiunge il ministro, "credo che i Lea non possano essere usati come merce di scambio, anche perche' noi avevamo previsto, prima di fare questo studio, che i Lea ci sarebbero costati 1 miliardo, piu' 250 milioni le protesi, e avevamo previsto che questa cifra sarebbe stata presa non dal fondo, ma da una razionalizzazione delle degenze ospedaliere". Per cui, conclude Lorenzin, "il calcolo fatto dal nostro ministero, e all'epoca dal tavolo Cottarelli, prevede una cifra superiore a quella dei Lea. Il fatto e' questo: i Lea vanno fatti, e rinunciare a questa occasione penso sia rinunciare ad un avanzamento dei servizi sul territorio che e' veramente atteso dai nostri cittadini".
(Cds/ Dire)