(DIRE) Roma, 23 dic. - "Pacchi dono a sorpresa per i direttori generali delle Asl del Lazio e per il presidente Zingaretti. Pacchi contenenti ognuno alcune fotografie scattate presso ospedali e Asl di competenza con la richiesta che almeno una delle criticità evidenziate dalle istantanee venga risolta durante le imminenti feste natalizie. Questa l'iniziativa della Uil di Roma e del Lazio che ha inviato otto buste regalo chiedendo ai dirigenti tempi brevi e soluzioni rapide nel miglioramento della sanità laziale che, nonostante gli annunci ufficiali e i tagli di nastro in pompa magna, continua a rimanere la regione italiana con la spesa più alta per i ticket e situazioni di degrado che rasentano la vera emergenza. Tra le immagini spiccano le foto dell'amianto all'ospedale Grassi di Ostia, i rifiuti radioattivi a Tivoli, l'accesso della sala operatoria del San Camillo invaso dai rifiuti, i corridoi dei pronto soccorso dei Castelli intasati dalle barelle con i pazienti in attesa. Così in un comunicato la Uil Roma e Lazio.
"Per Natale ci aspettiamo un impegno da parte dei direttori generali delle Asl- commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio, Alberto Civica- affinché almeno una criticità venga risolta. Non si può continuare a far pagare ai cittadini il debito sanitario e ad avere una sanità virtuale divulgata dalle cerimonie ufficiali e una reale con cui i cittadini si scontrano quotidianamente".
"Basti pensare che la pagina facebook 'Sos Sanità laziale, manda le foto o dillo alla Uil', appositamente aperta, ha ricevuto in sole due settimane moltissime segnalazioni e scatti da parte degli utenti, che evidenziano sia le lungaggini delle liste d'attesa (otto mesi per una tac cerebrale, scrive una signora) sia la situazione di degrado in cui versano molte strutture ospedaliere, sia l'affollamento dei pronto soccorso, dove i malati continuano, purtroppo, a stazionare nei corridoi, divenuti oramai veri e propri reparti di degenza, con conseguente aggravio di lavoro per il personale che deve alternarsi tra i nuovi arrivi e i pazienti in attesa. I tempi di permanenza presso i locali dei pronto soccorso superano le 24 ore, nonostante nel 2014 si siano registrati circa 200 mila accessi in meno rispetto al 2006. Sono oltre 3.600 i posti letto persi e 3.700 gli operatori sanitari in meno negli ultimi cinque anni", si legge ancora nella nota.
"Problemi che si vanno ad aggiungere a quelli che deriveranno dall'applicazione del nuovo decreto del Governo, decreto che prevede delle sanzioni pecuniarie a carico del medico che avrà prescritto degli esami ritenuti non necessari. Ciò si tradurrà in zero prevenzione per i cittadini, con le comprensibili conseguenze del caso. Ma questo è solo un esempio tra i tanti. Basti pensare anche alla lista dei farmaci che i medici di base dovranno evitare di prescrivere. Tra questi anche alcuni salvavita che diventeranno quindi a carico dell'assistito. Con pazienti di serie A e di serie B", commenta il segretario regionale con delega alla Sanità della Uil Lazio, Paolo Dominici.
(Wel/ Dire)