(DIRE) Roma, 18 dic. - Dall'1 gennaio le Asl romane cambieranno volto, con o senza una proposta di legge regionale. La commissione Politiche sociali e salute, che oggi avrebbe dovuto affrontare il testo unificato delle proposte di legge n. 48, 286 e 290, è stata sconvocata nel giro di ventiquattr'ore in favore dei lavori per il bilancio e la legge di stabilità 2016, nonostante nelle ultime due sedute maggioranza e opposizione non siano riuscite a mettersi d'accordo. Eppure le 'condizioni' per dare il via a un lavoro comune, abrogando il comma 24, art. 2 della legge n. 17/2014 e affidando al Consiglio regionale l'attuazione dell'obiettivo di riduzione delle Asl, c'erano tutte. Adesso il pallino è in mano alla Regione e al presidente-commissario Zingaretti, che dovrà decidere se infilare la proposta di legge nel bilancio o avvalersi della norma già esistente.
"Non so cosa deciderà di fare la Giunta- ha detto all'agenzia Dire il consigliere del Gruppo Misto, Pietro Sbardella, che propose la riunificazione delle tre proposte- Per quanto mi riguarda vorrei che il disegno complessivo di riordino delle Asl fosse in capo al Consiglio regionale. Questa legge avvrebbe bisogno di tempo per essere elaborata".
Nell'ultima seduta l'opposizione ha criticato l'assenza di una relazione allegata al testo unificato. La relazione adesso c'è e l'agenzia Dire l'ha presa in visione. Il documento illustra i 5 articoli. L'articolo 1 individua la nuova configurazione delle Asl: Asl Roma 1 (dalla fusione di RmA e RmE), Asl Roma 2 (dalla fusione di RmB e RmC), Asl Roma 3 (RmD), Asl Roma 4 (RmF), Asl Roma 5 (RmG) e Asl Roma (RmH). Il comma 3 dell'articolo, inoltre, in conformità a quanto previsto dal Defr 2016, prevede un futuro intervento del Consiglio regionale per ridurre a 6 il numero delle Asl del Lazio, tenendo conto degli ambiti territoriali di Roma capitale, della Città Metropolitana di Roma Capitale e delle Province.
L'articolo 2 prevede l'abrogazione del comma 24 dell'art. 2 della legge n. 17/2014 e del comma 1 dell'art. 6 della legge n. 18/2014, tenuto conto della cessata natura di azienda ospedaliera del San Filippo Neri. L'articolo 3 prevede una disposizione transitoria tesa a delimitare gli ambiti di applicazione dell'abrogato comma 24 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2015. L'articolo 4 chiarisce che la legge non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale.
L'articolo 5, infine, disciplina l'entrata in vigore della legge.
(Wel/ Dire)