(DIRE) Roma, 17 dic. - Si sono distinti per la loro offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili. Per questo l'Osservatorio nazionale sulla salute delle donne ha assegnato i 'Bollini rosa' a 19 ospedali del Lazio. Nello specifico, sono 6 le strutture che hanno ottenuto il massimo riconoscimento (con tre bollini); 12 quelle con due, mentre una ha ricevuto un solo bollino. La premiazione è avvenuta a Roma nel corso di una cerimonia che si è svolta presso la Presidenza del consiglio dei ministri.
Queste le strutture premiate: 3 BOLLINI - Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini - Ospedale San Camillo di Roma; IFO - Istituto San Gallicano di Roma; Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma; Policlinico Umberto I di Roma; Fondazione PTV Policlinico Tor Vergata di Roma; IFO - Istituto Regina Elena di Roma.
2 BOLLINI - Centro per la Salute della Donna S. Anna di Roma; Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli di Roma; Ospedale San Filippo Neri di Roma; Casa di Cura Fabia Mater di Roma; Casa di Cura Città di Roma di Roma; Azienda ospedaliera Sant'Andrea di Roma; Ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma; Azienda ospedaliera S. Giovanni Addolorata di Roma - Ospedale San Giovanni di Roma; Ospedale Generale Santo Spirito di Roma; Ospedale Generale di Zona Cristo Re di Roma; Ospedale Santa Maria Goretti di Latina; Ospedale Civile SS Trinità di Sora.
1 BOLLINO - I.N.M.I. L. Spallanzani IRCCS di Roma.
ISS: CON PERCORSI DEDICATI A DONNE PIU' EFFICIENZA SSN - "Disegnare percorsi sempre più specifici per la salute delle donne significa aumentare l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, migliorare gli esiti delle prestazioni erogate e costruire una sanità che tiene conto dei presupposti sociali e culturali in cui opera". Così Walter Ricciardi, presidente dell'Iss (Istituto superiore di sanità), in occasione dell'assegnazione dei 'Bollini rosa' da parte di Onda agli ospedali italiani che si sono contraddistinti per i servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle più comuni patologie femminili. "Le 249 strutture individuate in tutta Italia da Onda- ha proseguito- sono il segno di come è possibile fare in modo che la sanità possa crescere all'interno di fasce di popolazione caratterizzate da bisogni diversi: sociali, di genere e di razza, ma nel rispetto del diritto di tutti a essere non solo pazienti- ha concluso- ma innanzitutto persone che esprimono un bisogno di cura".
(Wel/ Dire)