(DIRE) Roma, 10 dic. - "I motivi economico-finanziari che hanno portato il Lazio ad essere commissariato non ci sono più. Dal punto di vista dei servizi, invece, vedremo quale sarà la valutazione sul 2014 e quali obiettivi ci daremo con i Programmi operativi 2016-2018. Però inevitabilmente ci sarà una ricontrattazione dei tempi e dei modi del Piano di rientro". Così il sub commissario per la Sanità del Lazio, Giovanni Bissoni, ha risposto all'agenzia Dire che gli chiedeva quando la Regione Lazio uscirà dal commissariamento.
Due settimane fa il tavolo di verifica interministeriale del Piano di rientro ha certificato per il 2014 un disavanzo di 355 milioni di euro e il presidente della Regione, Nicola Zingaretti, ha confidato che "nel 2015 saremo intorno ai 200 milioni". Su quest'ultima cifra Bissoni però frena: "Sul 2015 c'è l'incognita, che vale per tutte le Regioni, dell'impatto del vaccino per l'epatite C. In teoria dovevamo spendere 70 milioni, mentre ne stiamo spendendo 140 e il rimborso avverrà quasi completamente nel 2016". Quindi per il sub commissario "ci sarà sicuramente un ulteriore miglioramento" ma è difficile quantificarlo.
Bissoni ha infine sottolineato che "il grosso" della riforma sanitaria del Lazio passerà "per i nuovi Programmi operativi 2016-2018, che non abbassano l'attenzione sui conti, ma daranno la priorità alla riorganizzazione e all'innovazione del nostro sistema sanitario".
1,4 MLD EURO ACCANTONATI PER CONTENZIOSI - "Il mondo della sanità ha bisogno di chiarezza. E' vero che i contratti della sanità non possono essere paragonati agli appalti pubblici, ma non può esserci incertezza su che cos'è il budget di riferimento, perchè origina un contenzioso che per il Lazio ammonta nei bilanci delle aziende sanitarie a un accantonamento di 1,4 miliardi di euro.
Soldi che sarebbero sufficienti a mettere a norma qualunque struttura sanitaria" ha spiegato ancora il sub commissario per la Sanita' del Lazio, Giovanni Bissoni, intervenendo in audizione in commissione Politiche sociali e salute. "Speriamo che sia l'ultimo anno in cui qualcuno firma un contratto e il giorno dopo lo impugna, in modo da aprire contenziosi", ha concluso.
(Mel/ Dire)