(DIRE) Roma, 3 dic. - Venti posti letto e nuove tecnologie. È il nuovo reparto di Terapia intensiva dell'ospedale San Camillo di Roma, che il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha inaugurato insieme al dg della struttura, Antonio D'Urso, e al presidente del Municipio 12, Cristina Maltese. Per i lavori, che includono anche il potenziamento dell'area del Pronto soccorso, l'investimento complessivo è stato di circa 3,8 milioni di euro.
In particolare per i 20 nuovi posti letto in Terapia intensiva la spesa è stata di 1.381.871 euro, 300mila euro sono stati impegnati per il miglioramento dell'area dei codici bianco-verde del Pronto soccorso, mentre per l'ammodernamento tecnologico sono stati stanziati e spesi 2,1 milioni di euro.
"Con questi interventi, in particolare quello sulla Terapia intensiva, si operano una grande qualificazione e un potenziamento della struttura- ha detto Zingaretti- e si colmano mancanze non più accettabili in un ospedale che si caratterizza per l'assistenza ad alta intensità e come uno dei principali hub regionali per quanto riguarda la rete dell'emergenza. Grazie al contributo di tutti stiamo riuscendo a chiudere una fase drammatica della sanità regionale".
Con i due milioni destinati al parco tecnologico si è proceduto al rinnovo di buona parte delle attrezzature in uso nel Pronto soccorso, tra cui poltrone chirurgiche, ecografi, monitor multiparametri, lettini chirurgici, ecografi di ultima generazione, portatili e defibrillatori.
"Così- ha aggiunto Zingaretti-viene rivoluzionato il modello di accoglienza e presa in carico dei pazienti e si migliora in modo esponenziale il comfort per gli accompagnatori". Per il reparto di Rianimazione e per il Pronto soccorso è prevista, mediante procedure concorsuali e in deroga al turnover, l'assunzione di medici, anestesisti e infermieri.
Le nuove unità di personale previste con l'anno giubilare al San Camillo sono 120: di cui 32 a tempo indeterminato e 88 a tempo determinato per la durata del Giubileo. In particolare 45 unità appartenenti alla dirigenza medica, tecnico sanitaria e amministrativa e 75 unità del comparto tra cui infermieri, ostetriche e tecnici radiologia medica, operatori socio-sanitari. Dell'ampliamento del Pronto soccorso del San Camillo beneficerà tutto il sistema dell'emergenza regionale, e i 90mila cittadini che lo utilizzano ogni anno.
Il direttore D'Urso ha sottolineato che "ho trovato un San Camillo complicato, lacerato da mille questioni e sto cercando faticosamente insieme agli altri di ricostruire il senso di squadra perché le battaglie non si vincono da soli".
"Stiamo lavorando per annettere al Pronto soccorso un'area importante e attigua, di circa 800 mq, in modo che il Pronto soccorso possa migliorare l'accoglienza e i professionisti della linea possano lavorare con maggiore tranquillità- ha poi aggiunto il dg del San Camillo, Antonio D'Urso- L'area è già assegnata, stiamo lavorando nella fase progettuale, so di contare sull'intervento personale del presidente della Regione su questa parte, mi auguro che presto ci potremo rivedere sull'area nuova di Pronto soccorso".
(Wel/ Dire)